L’Ue ha investito 345 miliardi di euro nel 2022 per spese in difesa e armi. I finanziamenti in questione, come riportato da Il Sole 24 Ore, hanno superato per la prima volta i livelli del 1989, quando il mondo era in piena Guerra Fredda, oltre ad essere stati superiori del 30% rispetto al 2013. Anche l’Italia ha aumentato il budget militare del 24% negli ultimi 10 anni.



L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha dunque rimesso in discussione gli equilibri nati alla fine del periodo clou delle tensioni geopolitiche tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. È provocatorio forse parlare di una nuova militarizzazione, ma certamente il mondo sta cambiando. “Il conflitto ha provocato una accelerazione della Storia. Il solo fatto che oggi l’Unione europea finanzi l’acquisto di armi da inviare a Kiev rappresenta una svolta storica”, ha commentato Jim Cloos, un ex alto funzionario del Consiglio dei Ministri dell’Ue, oggi segretario generale della Trans European Policy Studies Association a Bruxelles.



Ue ha investito 345 miliardi in difesa e armi nel 2022: cosa sta accadendo

I Paesi dell’Ue, fino a poco prima della guerra in Ucraina, avevano affidato la propria sicurezza agli Stati Uniti e alla NATO, poi però lo scenario è completamente cambiato, poiché hanno iniziato a cooperare nell’industria militare e i programmi in comune si sono moltiplicati in soli cinque anni. Fino a quando il conflitto non ha reso necessario ulteriori incrementi. Lo dimostra il fatto che gli Stati membri hanno investito complessivamente ben 345 miliardi di euro nella difesa soltanto nel 2022.

Il Fondo europeo per la Pace ora sta rimborsando ai Paesi membri una quota delle armi inviate in Ucraina, con le richieste che finora ammontano a 10,5 miliardi di euro. Esse però sono soltanto una parte. Da quando è scoppiato il conflitto, a Kiev è stato fornito materiale per 15 miliardi di euro. Per il resto i Governi si stanno attrezzando per sé. Inoltre, sono aumentate anche le operazioni di addestramento, di soldati ucraini e non solo. Quasi tutti, anche la Germania, hanno abbandonato la loro ritrosia in materia militare.