Europa, economia in frenata a causa del rallentamento della produzione industriale, i dati pubblicati ieri nel documento delle previsioni d’estate e riportati oggi da tutti gli organi di stampa stanno facendo discutere la Commissione a Bruxelles che ora ammette che la BCE ha imposto una politica monetaria troppo stringente e causato un netto taglio a crediti e salari a causa del continuo rialzo dei tassi di interesse. Secondo le stime analizzate nel rapporto, il Pil ha subito un ribasso dello 0,8%, e le previsioni stabiliscono un prolungamento di questi effetti anche nel 2024.
Una crisi dovuta principalmente alla battuta d’arresto della produttività, provocata dalle decisioni frettolose della Banca Centrale, e come commentano gli esperti economisti “lo slancio di crescita più debole si estenderà fino al 2024 e l’impatto della stretta monetaria continuerà a comprimere l’attività economica“. D’altronde anche la presidente LaGarde era stata costretta ad ammettere che probabilmente l’aumento dell’ inflazione legato ai rialzi dei tassi non sia stato adeguatamente valutato dai tecnici Bce. Per questo motivo ora si parla di una necessaria pausa, sostenuta all’unanimità dall’Europa, compresa Bankitalia.
Aumento dei tassi BCE ha rallentato l’economia UE, Gentiloni “Vicini al picco massimo”
Paolo Gentiloni, Commissario Ue agli Affari Economici, ha ieri commentato i dati sul rallentamento economico dell’Europa dichiarando che “La recessione è stata evitata“. Tuttavia resta ancora il rischio per tutta l’Eurozona, specialmente se i tassi di interesse imposti dalla Bce dovessero continuare a salire, contrariamente a quanto richiesto dai governi dei paesi membri. Il problema ora sarà infatti quello di tentare di bloccare la frenata della crescita economica, che sta comportando anche minori crediti e mancato aumento dei salari.
Il potere d’acquisto dei dipendenti, sebbene solo moderatamente, è infatti in continuo calo, come dimostra il documento di analisi. Gentiloni ha però sottolineato che dal prossimo anno sarà previsto un aumento delle retribuzioni, grazie alla diminuzione dell’inflazione. Inoltre, il commissario ha confermato la previsione di Ignazio Visco in merito ai tassi di interesse, che in base alle proiezioni a breve termine, sarebbero molto vicini al picco massimo da raggiungere.