La Commissione UE ha pubblicato ieri le nuove previsioni autunnali sull’andamento dell’economia europea, e quindi anche specificatamente di quella italiana, tra crescita, pil, inflazione, debito e deficit. Oltre al taglio sul pil, che abbiamo già annunciato, che attraverserà l’anno prossimo un timido aumento dello 0,7% rispetto allo 0,9% inizialmente ipotizzato, per poi passare a quest’altra percentuale nel 2024 ed ancora all’1,2% nel 2025, infatti, la Commissione UE ha valutato anche il restante andamento economico. L’inflazione, stimano gli analisti europei, dovrebbe diminuire significativamente il prossimo anno, così come è prevista anche una lieve diminuzione del rapporto tra debito e pil, che tuttavia tornerà ad aumentare nuovamente nel 2025.
Le stime UE su inflazione, debito e deficit: bocciata la Germania
Insomma, secondo le stime dell’ultimo rapporto economico della Commissione UE, in generale per tutti gli Stati membri l’inflazione tornerà a diminuire nel corso del prossimo anno, in un trend che si confermerà anche nel 2025. Per quanto riguarda l’Italia, dovrebbe passare dall’attuale 6,1% ad un positivo 2,7% nel corso del prossimo anno e poi ad un ulteriore 2,3% nel 2025. A livello generale, invece, si passerà dal 6,5% che si registra oggi, al 3,5% l’anno prossimo e poi al 2,4% nel corso del 2025.
Oltre a quello dell’inflazione, la Commissione UE stima anche un trend positivo per il rapporto tra debito e pil, che il prossimo anno diminuirà al 139,8% rispetto all’attuale 143,5% (calcolato dall’Eurostat), ma tornerà poi nuovamente ad aumentare nel 2025, fino al 140,9%, comunque più positivo del valore attualmente calcolato. Discorso analogo anche per il deficit, che passerà al 4,4% rispetto al pil l’anno prossimo (ora è al 5,3%) e poi al 4,3% nel 2025. La grande svantaggiata dalle previsioni della Commissione UE sulla crescita e sull’inflazione è la Germania, per la quale è prevista una recessione tra questo e il prossimo anno, con una diminuzione del pil pari allo 0,3%. Tornerà, poi, a crescere nel 2024 (0,8%) ed equiparerà quella italiana nel 2025. Positivo, invece, l’andamento inflazionistico che anche in Germania sarà positivo l’anno prossimo, passando al 3,1% (rispetto all’attuale 6,2%) e poi nuovamente nel 2023, che scenderà al 2,2%.