L’Ue concede maxi aiuti alle imprese di Germania e Francia per quel che concerne la transizione energetica. I dati forniti da Die West relativamente al 2023 parlano di 4,42 miliardi di euro per Parigi e 4,16 miliardi di euro per Berlino. Insieme si tratta della metà del totale. A completare la top five ci sono l’Ungheria con 3,46 miliardi di euro, la Repubblica Ceca con 2,5 miliardi di euro e la Spagna con 1,9 miliardi di euro. Il resoconto evidenzia che l’erogazione sta avvenendo a pioggia in questi Paesi, mentre altri stanno rimanendo a secco.
A conferma di ciò, come rivela ancora il quotidiano tedesco, c’è anche il fatto che il ministro Robert Habeck ormai da diverse settimane è in tour tra le imprese. A queste promette fondi utili a spingere sul pedale del green: dal colosso siderurgico Arcelor Mittal alla Salzgitter AG, incaricate di produrre idrogeno verde. Ma non solo. Si pensa anche ai chip Intel e alle batterie. Insomma, non si bada a spese, data l’origine del denaro.
Ue, maxi aiuti alle imprese di Germania e Francia: i Paesi svantaggiati si rivoltano
Il motivo per cui le imprese di Germania e Francia ricevono maxi aiuti all’Ue, come sottolinea La Verità, è anche da ricondurre all’ombrello normativo rappresentato dal Green deal che permette di erogare i sussidi senza chiederli a Bruxelles, con una netta riduzione dei tempi di attesa. L’unico requisito è che si tratti di investimenti utili alla transizione energetica, con particolare riferimento all’idrogeno verde, su cui i tedeschi stanno puntando molto.
Il resoconto pubblicato nei giorni scorsi, tuttavia, ha fatto infuriare quei Paesi dell’Unione che invece si sono dovuti accontentare delle briciole. I “piccoli” infatti di sussidi ne hanno visti pochi, venendo fortemente svantaggiati dal punto di vista della concorrenza. È il caso della Svezia, che sta facendo da capogruppo alla rivolta. Il ministro del commercio estero Johan Forssel, a tal proposito, ha scritto una lettera in cui chiede norme più rigide in materia. A unirsi al coro Portogallo, Estonia e Finlandia. Da capire quale sarà la risposta.