La protezione della natura, il clima e l’ambiente, principali punti dell’agenda europea dell’ultimo periodo, starebbero mostrando i primi segni di cedimento all’interno della stessa UE. Recentemente, infatti, si è riunita la Commissione Agricoltura del Parlamento che ha discusso del futuro dell’agricoltura, della crisi climatica, delle specie a rischio estinzione ed, in parte, anche (in parte indirettamente) delle elezioni europee del 2024.
Sul tavolo delle discussioni della commissione dell’UE c’erano, in particolare, due leggi del pacchetto clima e ambiante per la protezione della natura che, da un lato, miravano a regolare l’uso dei pesticidi e, dall’altro, a ripristinare la natura e le paludi. Tuttavia, un accordo non si sarebbe raggiunto per via di certi attriti tra il cristiano-democratico tedesco Norbert Lins, presidente della Commissione, e il socialdemocratico olandese Frans Timmermans, commissario UE per il clima e l’ambiente, entrambi del Partito Popolare Europeo. Fino a questo momento il partito si era sempre dimostrato coerente con gli obiettivi proposti dalla von der Leyen, ma ora sembra che Lins abbia cambiato completamente rotta, muovendo guerra al suo collega.
L’accordo UE, non raggiunto, su clima e ambiente
Insomma, il clima e l’ambiente stanno creando le prime vere e proprie divisioni interne in UE, portando ad una sorta di disgregazione dei partiti finora compatti, forse in vista delle elezioni del 2024 che potrebbero portare a notevoli stravolgimenti dal punto di vista della lotta alla crisi climatica. In particolare, l’accordo di lunedì verteva a ridurre del 50% l’uso di pesticidi chimici e a ripristinare il 20% degli ecosistemi naturali europei, entro il 2030.
Obbiettivi che, secondo Timmermans, sarebbero coerenti con i pacchetti di norme su clima e ambiente proposti dalla von der Leyen, ma che secondo Lins finirebbero per indebolire il già compromesso tessuto agricolo degli stati UE. Secondo quanto racconta il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung, entrambe le norme non hanno nessuna praticamente più nessuna possibilità di essere approvate e finiranno, probabilmente, nel dimenticatoio. Inoltre, essendo Lins del PPE, il partito con cui Ursula von der Leyen potrebbe correre nelle elezioni del 2024, è molto difficile che la commissaria si esporrà per far approvare il pacchetto su clima e ambiente già bocciato, finendo insomma per escludere quasi completamente Timmermans.