La Commissione dell’Ue sta preparando nuove sanzioni per la Russia, ma l’obiettivo è quello di fare in modo che queste ultime non riguardino le esportazioni di cibo. La carenza di grano in Europa, infatti, rappresenta un problema rilevante da non aggravare ulteriormente. I limiti dunque si baseranno su altri prodotti. Alcuni tra questi, in base a quanto emerge da alcune indiscrezioni diffuse da Reuters, sarebbero l’oro russo e i beni che potrebbero essere utilizzati per scopi militari.



Due funzionari avrebbero riferito, nel dettaglio, che non si tratterà di un “settimo pacchetto” di sanzioni vero e proprio, bensì di un ritocco di quello attuale. Un provvedimento “di mantenimento e di allineamento”, così è stato definito. La portata sarà dunque ridotta rispetto alle precedenti, che hanno colpito il petrolio o il carbone russo causando non pochi cambiamenti nell’economia internazionale. In determinati settori l’impatto comunque potrebbe essere significativo.



Ue, nuove sanzioni per Russia: non riguarderanno cibo. Occhio alle armi e all’oro

L’oro e i beni militari, tra cui prodotti chimici e macchinari, potrebbero essere al centro delle nuove sanzioni della Commissione dell’Ue per la Russia, che non dovrebbero riguardare in alcun modo il cibo. È questo che è stato fatto trapelare, secondo quanto riportato da Reuters, tramite alcuni funzionari. I settori colpiti potrebbero essere però di più. Inoltre, potrebbero esserci conseguenze anche per Paesi terzi, tramite il divieto di importazione. Il meccanismo di messa in atto delle limitazioni in questione però non è stato reso noto.



Infine, ad essere inasprite potrebbero essere anche le sanzioni che sono state emanante nei confronti dei magnati russi. Altre personalità ed entità considerate vicine al Cremlino, infatti, dovrebbero essere presto aggiunte alla lista nera della Ue, che fino a questo momento prevede il congelamento dei beni e il divieto di viaggiare nei territori europei. Una misura che nelle scorse settimane ha creato non poche polemiche.