L’Europa è consapevole e preoccupata per il flusso di migranti in Italia, ma è pronta a offrire il suo sostegno. Un portavoce della Commissione europea ha spiegato che l’esecutivo “è consapevole e continua a essere molto preoccupata per l’aumento degli arrivi nel Mediterraneo centrale e in particolare in Italia”: “La Commissione ha collaborato con le autorità italiane per contribuire a decongestionare l’hotspot di Lampedusa, in particolare attraverso l’assistenza di emergenza che consente il trasferimento aereo dei migranti vulnerabili dall’isola ad altre località del territorio italiano”. Il portavoce Ue ha inoltre evidenziato che la Commissione è pronta a sostenere ancora una volta Roma nell’affrontare le principali sfide migratorie.



Gli appelli dall’Italia

Negli ultimi giorni diversi politici italiani avevano invocato un intervento dell’Europa sul tema migranti. Intervistato dalla Stampa, il governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della conferenza Stato-Regioni Massimiliano Fedriga aveva evidenziato: “Continuo a pensare che stipulare accordi bilaterali nel Mediterraneo con i Paesi nordafricani per effettuare pattugliamenti congiunti potrebbe essere una soluzione. E lo stesso bisognerebbe fare con la Slovenia per la rotta balcanica. Se vogliamo far tornare la legalità in Italia e in Europa dobbiamo dare delle risposte a chi scappa da una guerra, e quindi ha diritto allo status di rifugiato di protezione sussidiaria, però non possiamo pensare che chiunque possa andare dappertutto“. Sulla stessa lunghezza d’onda il sottosegretario al ministero dell’Interno Nicola Molteni ai microfoni della Verità: “L’Europa non può più continuare a lasciare sola l’Italia come ha fatto in questi anni, mostrando una inaccettabile indifferenza verso i paesi di primo approdo delle migrazioni. Ora grazie al governo Meloni, l’approccio pare mutato, si opera per rafforzare la dimensione esterna delle migrazioni”. Di Europa latitante ha parlato il governatore del Veneto Luca Zaia a Rtl 102.5: “Direi che il governo, il ministro Piantedosi, sta facendo il possibile davanti ad un flusso che è doppio tra l’altro va riconosciuto alla premier Meloni che ha riattivano i canali diplomatici a livello internazionale in maniera assolutamente ottima. Io penso che la vera azione da fare oggi sia in Europa che non può continuare a percepire Lampedusa come confine italiano, è confine europeo. I migranti quando arrivano a Lampedusa, arrivano in Europa. E l’Europa è latitante. Siamo un paese fondatore dell’Europa, siamo dei contribuenti non possiamo accettare che si comporti così”.

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