“I prezzi dell’energia e del gas si stanno stabilizzando”. Ad affermarlo è stato nei giorni scorsi l’Ue, ma Eurostat in un comunicato ha smentito che ciò stia realmente accadendo. I dati, mostrati da La Verità, rivelano infatti che c’è stato piuttosto un aumento rispetto allo stesso periodo del 2022: da 25,3 euro per 100 kWh a 28,9 euro per 100 kW per l’elettricità e da 8,6 euro per 100 kWh a 11,9 euro per 100 kWh per il combustibile.



Il motivo, secondo l’Ufficio statistico, è da ricondurre al fatto che il prezzo considerato è “tutto compreso”, cioè incluso degli oneri di trasporto, quelli di sistema, imposte e tasse. Ma non solo. Molti Paesi infatti hanno ritirato o ridotto le misure di sostegno alle famiglie, che nei mesi scorsi avevano contenuto parzialmente i rincari. “Di conseguenza, i prezzi finali al cliente sono leggermente più alti rispetto al periodo di riferimento precedente”, si legge. L’aumento più consistente, a tal proposito, si è verificato in Olanda, dove il Governo ha persino raddoppiato le tasse sull’elettricità.



Ue: “Prezzi di energia e gas si stanno stabilizzando”, ma non è vero: la questione

L’Olanda, col suo aumento pari al +953%, non è tuttavia l’unico Paese dell’Ue in cui i prezzi di energia e gas si stanno tutt’altro che stabilizzando. Ad esempio, per quel che concerne l’elettricità, la Lituania ha registrato il +88%, la Romania il +77% e la Lettonia il +74%. Le uniche mosche bianche sono la Spagna e la Danimarca, dove ci sono state delle riduzioni pari rispettivamente al -41% e -16%. Lieve calo anche in Portogallo con il -6% e a Malta con il -3%. Per quel che concerne l’Italia, invece, il rialzo è del +21%.



Per quanto riguarda il gas, i prezzi nel primo semestre 2023 sono aumentati rispetto all’identico periodo del 2022 in 20 dei 24 membri. Anche in questo caso i Paesi più colpiti sono Lettonia e Romania, a cui si aggiungono anche Austria, Paesi Bassi e Irlanda. È andata bene, invece, ad Estonia, Croazia, Lituania e Italia, dove sono rimasti quasi sostanzialmente invariati.