L’Unione Europea vuole evitare una nuova crisi energetica, per questo ha aperto una gara alla quale sono state ammesse 77 aziende, per creare un gruppo di acquisto congiunto di gas. L’annuncio era stato dato lo scorso 25 aprile, aprendo la procedura con uno schema comune. Le imprese che partecipano ora hanno dovuto dichiarare i volumi di acquisto e potranno procedere con le negoziazioni sul prezzo. Maros Sefcovic, vice presidente dell’esecutivo ha dichiarato le quantità, la richiesta è “per un volume totale di 11,6 miliardi di metri cubi di gas, dei quali circa 2,8 miliardi di metri cubi in gnl e quasi 9,6 miliardi di metri cubi per le consegne attraverso gasdotto“.
Il quotidiano Le Monde ha commentato la notizia evidenziando le necessità soprattutto dopo la crisi provocata dal conflitto in Ucraina. E da quando la Gazprom ha tagliato le forniture, facendo aumentare i prezzi a livelli da record. La carenza ha quindi creato nuove opportunità anche per le imprese del settore, che si sono dichiarate soddisfatte dello schema europeo, anche perchè, sicuramente si potranno raggiungere accordi per prezzi più vantaggiosi.
UE, ACQUISTO CONGIUNTO DI GAS: “SCORTE AUMENTATE DEL 62%”
La gara dell’Unione Europea per l’acquisto congiunto di gas rappresenta un traguardo che finalmente è stato raggiunto grazie ad un accordo. Come fa notare Le Monde infatti, precentemente questo non era stato possibile, dato che alcuni paesi, tra cui la Germania, si erano opposti alla formazione di un gruppo unico formato da varie aziende. E per la seconda volta, sono state le aziende a spingere per questo piano. Prima infatti era già successo con i vaccini Covid.
Le scorte di gas europee sono comunque molto migliorate dal 2022, ora siamo al 62% , quando invece a maggio dello scorso anno la percentuale era scesa al 38% provocando la crisi e l’aumento dei prezzi delle materie prime senza precedenti. Ora le imprese energetiche assicurano che fortunatamente non sarà possibile tornare ai livelli di agosto 2022, quando era stato lanciato l’allarme ed era scattata l’emergenza per l’inverno perchè le forniture scarseggiavano.