Dall’UE arriva l’ennesimo progetto per immaginare, e forse promuovere, un mondo più green e sostenibile che passerebbe, in questo caso, dalle etichette per gli alimenti eco-friendly. Tecnicamente chiamato Ecoscore, a fare da eco al già diffuso in parecchi paesi europei (Italia esclusa) Nutriscore, assegneranno un punteggio, espresso in semafori dal verde al rosso, sulla sostenibilità ambientale degli alimenti, tenendo in considerazioni alcuni parametri.



Il progetto proposto dall’UE sulle etichette eco-friendly è di origine francese, esattamente come il Nutriscore, e dovrebbe restituire, a colpo d’occhio, un’idea sull’effettiva sostenibilità delle lavorazioni (comprendendo ovviamente anche l’allevamento o la coltivazione e il loro impatto ambientale) necessarie per portare nei negozi gli alimenti. L’assegnazione del punteggio, spiega IlFattoAlimentare, parte dall’analisi del ciclo di vita del prodotto (con il programma Agribalyse), aggiungendo poi altri parametri come il sistema di produzione ed eventuali certificazioni di sostenibilità possedute dall’azienda. Rientrano, infine, nelle etichette eco-friendly proposte in UE, anche parametri come l’impatto del trasporto, la riciclabilità degli imballaggi e il rispetto della biodiversità e delle specie minacciate.



Il commento sulle etichette eco-friendly dell’UE

In merito alla questione delle etichette sugli alimenti eco-friendly proposta in UE, è arrivato sulle pagine del Sole 24 Ore il commento di Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare dal primo gennaio, dal 2009 fa anche parte dei manager della Ferrero. “Gli obbiettivi di sostenibilità che si è data l’Unione europea sono condivisibili”, spiega Mascarino, ma ancora una volta dobbiamo vigilare su come queste patenti green vengono assegnate”.

In particolare, contro le etichette eco-friendly proposte in UE, Mascarino spiega che “l’algoritmo dell’Ecoscore, che è stato sviluppato dal ministero dell’Ambiente francese in collaborazione con alcune Ong, mette insieme fattori come gli imballaggi e l’aver sottoscritto o no un patto per l’ambiente, ma dimentica che la sostenibilità non è solo un fatto ambientale, bensì anche economico e sociale“. Mascarino, tuttavia, spiega che l’idea delle etichette eco-friendlylimiti scientifici“.