“UE raddoppierà le tasse sullo snus”: scoppia il caos in Svezia

In Svezia in questi giorni sembra che non si parli di altro che di quello che è stato definito, neanche troppo ironicamente, snus-gate. Tutto è partito in seguito alla denuncia di un tabloid svedese, l’Aftonbladet, sulla presunta scelta della Commissione Europea di raddoppiare le tasse sullo snus e che in brevissimo tempo avrebbe scosso profondamente gli animi degli svedesi, legatissimi al prodotto che, nel resto d’Europa, è considerato illegale.



Secondo il giornale, le accise sullo snus sarebbero raddoppiando, portando il prodotto ad un prezzo di circa 40 euro al chilo entro l’inizio dell’anno nuovo. Ad esporsi sarebbero stati sia i politici che i cittadini e tra loro spiccava il commento del Ministro delle finanze svedese, Elisabeth Svantesson, che avrebbe definito la proposta “irragionevole”. La ragione è legata soprattutto all’abitudine di consumo del particolare prodotto, fortemente diffuso sul terreno svedese (si stima che il 20% degli uomini lo usino quotidianamente, rispetto al 6% di consumatori di sigarette classiche), e pressoché sconosciuto nel resto d’Europa. Concretamente si tratta di una piccola bustina contenente tabacco, che una volta inserita tra le gengive e il labbro, rilascia una grande quantità di nicotina nell’organismo del consumatore.



Snus: “Se le tasse raddoppiano, Svezia fuori dall’Europa”

La reazione degli svedesi in merito all’aumento delle tasse sullo snus sarebbe stata dirompente, sia in pubblico che sui social media. Su Twitter in particolare, tra un meme e un altro, l’hashtag “Swexit” (composto da Sweden ed Exit, ad indicare la volontà del popolo di uscire dall’Unione Europea) è entrato tra le tendenze del social. In tutto questo marasma, però, la Commissione Europea ha deciso di mettersi in mezzo, commentando di fatto per la prima volta l’indiscrezione di un giornale.



Da sempre la vendita di snus è tutelata in Svezia, tanto che in occasione del suo ingresso nell’UE venne fatta una legge apposita per tutelarne la vendita sul territorio svedese, in controtendenza alla norma che lo etichetta come illegale nel resto d’Europa. L’intervento della Commissione avrebbe contribuito a placare gli animi, facendo rientrare quella che sarebbe potuta diventare piuttosto velocemente una grave crisi per gli equilibri europei. Tramite un portavoce l’UE ha spiegato che “la Svezia manterrà la sua piena libertà nel decidere in merito alla tassazione e all’accisa sullo snus”.