La commissione legale dell’Unione europea ha dato parere favorevole al riconoscimento dei certificati di nascita ottenuti in altri Paesi. In altri termini, Bruxelles ha fatto un passo in avanti verso l’utero in affitto. Il via libera è arrivato con 14 voti favorevoli e 4 contrari: come evidenziato dai colleghi di Libero, se questo provvedimento diventasse legge, i Paesi membri dovrebbero di fatto riconoscere la maternità surrogata.
Un colpo pro utero in affitto che ha mandato in brodo di giuggiole la sinistra, con il Movimento 5 Stelle in visibilio: “Fratelli d’Italia e Lega sono stati sonoramente sconfitti. Le loro posizioni retrograde e oscurantiste non sono state condivise nemmeno dagli esponenti del Ppe”, le parole di Sabrina Pignedoli. In realtà Forza Italia non è esattamente a favore della maternità surrogata, anzi.
Ue, passo verso l’utero in affitto
“Questa richiesta apre la strada alla pratica aberrante dell’utero in affitto, che in Italia è severamente vietata. Riconoscere questa tipologia di genitorialità significherebbe andare contro i nostro valori, le nostre idee ed i nostri diritti fondamentali“, le parole del vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri. L’esponente azzurro ha evidenziato che FI si opporrà in ogni sede contro chi vuole fare del corpo delle donne oggetto di mercato: “E comunque si tratta di un parere che va totalmente ignorato e disatteso, anche perchè interferisce con competenze primarie degli Stati”. Per FdI si tratta di una “vera e propria truffa per scavalcare le legislazioni nazionali e legalizzare di nascosto una pratica abominevole come quella dell’utero in affitto”. Perentoria anche la Lega con l’europarlamentare Alessandra Bass: “Non ci arrendiamo. La nostra battaglia prosegue anche in vista del prossimo passaggio del provvedimento in Plenaria”.