Andrius Kubilius non ha dubbi su quale sia la principale minaccia per l’Unione europea: è la Russia. Il commissario europeo alla Difesa si è presentato a un gruppo di giornali internazionali spiegando che Mosca “costituisce la più grande minaccia alla sicurezza dell’Europa“, quindi per l’ex premier lituano, nato in Unione sovietica, “l’Ue deve essere pronta a qualunque evenienza“. Questo vuol dire, da un punto di vista pratico, preparare i depositi con l’equipaggiamento militare sufficiente, così come lo deve essere il personale militare per un’eventuale veloce mobilitazione.



A tal proposito, ritiene che debbano migliorare le risorse logistiche. Ma non è questo l’impegno più importante secondo Kubilius che, come riportato dal Foglio, sollecita il miglioramento del coordinamento dell’industria militare, visto che “se dovesse iniziare qualcosa di grave“, allora le risorse militari finirebbero rapidamente. Dunque, il nuovo commissario Ue alla Difesa ha le idee chiare sulla sua sfida principale: “La produzione militare diventerà cruciale“.



KUBILIUS “CONOSCO BENE LA MINACCIA RUSSA”

Alla domanda del Foglio sul motivo per il quale sia stato scelto dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, Kubilius ha garantito che da lituano può portare “un grande valore aggiunto“, visto che il suo Paese è ai confini con Russia e Bielorussia ed è vicino all’Ucraina, non solo territorialmente, ma anche storicamente. “Conosciamo bene quali sono le minacce che sta affrontando“, aggiunge il nuovo commissario europeo alla Difesa. Il primo in assoluto, infatti la definisce una svolta storica.



Per quanto riguarda le risorse necessarie per la difesa europea, è aperto a valutare diverse strade, del resto ritiene non si possa attendere che diventi operativo il prossimo Quadro finanziario pluriennale, cioè nel 2028. Aspettare fino ad allora sarebbe un lusso e al tempo stesso un rischio. Quindi, cita Letta e la sua relazione sul mercato unico riguardo la possibilità di usare il Mes e accedere a prestiti più economici.

Invece, con la Banca degli investimenti europea andrà aperto un confronto sull’industria europea. Al momento, ritiene che il miglior investimento sulla sicurezza dell’Europa sia investire nella sicurezza dell’Ucraina. Infine, manda un messaggio alla Russia: “Siate pronti“.