Secondo un articolo di denuncia pubblicato sul quotidiano Libero, l’UE starebbe sprecando circa 3,4 miliardi di euro in progetti per l’inclusione delle comunità Rom i cui effetti sono, dati alla mano, disastrosi. Partendo dal dato finanziario, il Fondo sociale istituito dall’Unione Europea dal 2014 al 2020 ha già stanziato 1,7 miliardi di euro per l’inclusione socio-economica, stanziando una cifra identica anche per gli anni tra il 2021 e il 2027, per un totale di 3,4 miliardi, destinati a 10 stati europei.
Nonostante gli ingenti stanziamenti dall’UE per l’inclusione delle comunità Rom, tuttavia, non vi sarebbe alcun effetto concreto sul loro sviluppo economico e sociale. Per esempio, secondo dei dati riportati dallo stesso quotidiano, circa il 52% dei cosiddetti “gitani” vive in abitazioni non adeguate, mentre 1 famiglia su 5 non ha accesso all’elettricità. Similmente, solo il 43% degli uomini tra i 20 e 64 anni ha un lavoro di qualsiasi tipo, percentuale che scende al 28% guardando alle donne. La maggior parte dei giovani Rom (il 56%) non lavora e non studia, mentre solamente il 27% di loro riesce effettivamente a raggiungere il diploma.
Sardone: “I fondi UE per i Rom devono essere dirottati altrove”
Insomma, seppur l’UE continui a stanziare fondi per l’inclusione sociale dei Rom, adducendo ad un diffuso razzismo nei loro confronti, questi sembrano non utilizzare veramente quei soldi, prediligendo quella tipica chiusura culturale che, in parte, li caratterizza. Secondo Silvia Sardone, europarlamentare leghista, la Commissione europea sta combattendo “un’insistente emergenza” che riguarda le popolazioni nomade.
“In questi anni abbiamo votato una proposta avente come titolo ‘Combattere gli atteggiamenti negativi nei confronti delle persone di origine rom in Europa’”, spiega Sardone, “e abbiamo persino discusso di una presunta ‘brutalità della polizia‘”, ma senza che si siano fatti concreti progressi in merito. “Non crediamo”, sostiene ancora l’europarlamentare leghista, “che ci sia l’urgenza di sprecare altri miliardi di euro per chi, molto spesso, è nelle cronache per consolidate attività criminali né troviamo giusto che si creino trattamenti di favore per i rom nell’accesso al lavoro o alla casa”.