L’Ue è in procinto di superare gli USA negli aiuti all’Ucraina. Lo riferisce il “Die Welt”, menzionando l’edizione attuale dell’Ukraine Support Tracker, con cui l’istituto di Kiel per l’economia mondiale (IfW) è solito esaminare con regolarità gli aiuti finanziari, militari e umanitari al Paese invaso dalla Russia. Dal report emerge che Washington ha inviato finora circa 48 miliardi di euro agli ucraini, soprattutto sotto forma di forniture di armi, mentre l’importo europeo totale potrebbe presto salire a quasi 52 miliardi di euro per mezzo di nuovi ausili finanziari.
Infatti, in occasione della riunione pubblica dei ministri delle Finanze dell’Ue tenutasi martedì, il rappresentante dell’Ungheria ha votato contro lo stanziamento di 18 miliardi di euro di nuovi fondi per Kiev, ma gli altri ministri delle Finanze hanno concordato una strategia di aggiramento, in quanto il denaro deve essere utilizzato per bilanciare il bilancio dell’Unione Europea. Come ha riferito l’economista dell’IfW Christoph Trebesch a “Die Welt”, “senza denaro esterno, l’Ucraina scivolerebbe nell’iperinflazione, la popolazione non potrebbe più essere rifornita, milioni di persone stanno già congelando al buio. Se si confrontano le somme, ad esempio, con i 250 miliardi di euro mobilitati per la Grecia durante la crisi dell’euro, allora stiamo ancora parlando di piccole quantità di aiuti per l’Ucraina”.
AIUTI ALL’UCRAINA, L’UE SUPERA GLI USA: IL PUNTO DI VISTA DELLA GERMANIA
Una filosofia di pensiero con la quale si è detto concorde Guntram Wolff, direttore del Consiglio tedesco per le relazioni con l’estero, il quale ha sottolineato che gli aiuti all’Ucraina sono stati calcolati male: “Se i finanziamenti non vengono mantenuti, l’Ucraina non potrà più essere un Paese in via di sviluppo”. Secondo l’IfW Support Tracker, la Germania è salita nella classifica degli aiuti militari “anche grazie ai sistemi Iris-T, costosi e di alta qualità, pur considerando che solo uno dei cinque sistemi promessi è stato consegnato”.
Non tutte le agenzie della Bundeswehr condividono la valutazione degli economisti sull’importanza degli aiuti all’Ucraina. Per esempio, scrive ancora “Die Welt”, la Bundeswehr sta attualmente offrendo “36.400 coperte di lana in un’asta online, condotta dal trust statale Vebeg”. Marcus Faber, deputato dell’FDP, ne è infastidito: “In Ucraina la gente sta congelando. Invece di vendere coperte dalle scorte della Bundeswehr mediante Vebeg, dovremmo metterle a disposizione dell’Ucraina”.