Dando seguito ad una certa idea di digitalizzazione e snellimento delle pratiche burocratiche, l’UE sembra sempre più vicina ad introdurre una sorta di ID digitale per tutti i viaggiatori che intenderanno transitare o soggiornare sul territorio europeo e – più in generale – nell’intera area Schengen: il sistema (che attualmente è ancora in sviluppo) si chiamerà Entry-Exit System – abbreviato con la sigla EES – e riguarderà tutti coloro che vivono al di fuori dell’area economica europea; mentre non ci sarà alcun tipo di differenza per i viaggiatori ‘interni’ (come può essere un italiano che intende andare in Germania o in uno qualsiasi del 27 e viceversa).



Per ora il nuovo ID digitale per viaggiatori sembra essere ancora quasi prettamente teorico, ma a darci un’idea del suo funzionamento è stato un recentissimo comunicato emesso dal governo britannico che fa riferimento all’apposita pagina sul sito travel-europe che contiene (appunto) tutte le informazioni utili per chi deve raggiungere il territorio europeo; mentre la sua introduzione ufficiale sembra essere subordinata anche all’analoga introduzione del sistema ETIAS di visti e quote di soggiorno che entrerà in vigore in un non meglio precisato momento da qui alla fine del 2024.



Cos’è e come funziona l’ID digitale che vuole introdurre l’UE: tutte le differenze per i viaggiatori

Senza dilungarci sull’ETIAS – che funzionerà esattamente come qualsiasi altro visto internazionale, con una durata limite di 90 giorni e non da alcun tipo di certezza sull’accesso al paese che si intende visitare -, è interessante notare che il governo britannico ritiene che l’introduzione in UE dell’EES è prevista per novembre; mentre dal conto del sito travel-europe si fa riferimento solamente ad un generico “2024” senza particolari dettagli.



Ma cos’è e come funzionerà l’ID digitale europeo? La risposta è semplicissima perché a grandi linee sarà solamente una versione ‘smart’ del classico passaporto con tutti i viaggiatori extra-europei che una volta giunti sul territorio Schengen dovranno prima passare dalla dogana per procedere all’identificazione: gli agenti doganali raccoglieranno le loro impronte digitali e scatteranno una fotografia che saranno inserite in un fascicolo digitale (del tutto sicuro e criptato).

Grazie all’EES l’UE ritiene che verranno modernizzati i controlli di frontiera, mentre si renderà anche più semplice individuare e respingere i migranti illegali scongiurando – anche se non è noto come – i furti delle identità; mentre dal conto dei viaggiatori gli unici vantaggi dovrebbero essere un snellimento delle procedure di accesso (specialmente per chi si registra e visita l’area Schengen altre volte nel corso dei tre anni successivi) e la possibilità di controllare con il loro cellulare quanto altro tempo potranno rimanere sul territorio europeo.