L’Ue vuole più poteri su salute, verde e scuola. In occasione della discussione sulla riforma dei Trattati, la Commissione guidata da Ursula von der Leyen ambisce a rafforzare il proprio ruolo sui diversi temi citati, ma anche su energia e politiche industriali. Come evidenziato da La Verità, sul tema delle riforme istituzionali il progetto prevede l’aumento del numero dei casi in cui l’Unione può decidere a maggioranza qualificata anziché all’unanimità.



In tema di competenze, invece, i parlamentari hanno messo sul piatto la possibilità di istituire una competenza esclusiva dell’Ue per l’ambiente e per i negoziati sui cambiamenti climatici, ma anche di prevedere competenze concorrenti in materia di sanità pubblica, soprattutto in caso di minacce sanitarie transfrontaliere, protezione civile, industria e istruzione. Propongono altresì di rafforzare ulteriormente le competenze concorrenti dell’Unione nei settori dell’energia, degli affari esteri, della sicurezza esterna e della difesa, della politica in materia di frontiere esterne nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia e delle infrastrutture transfrontaliere.



L’ambizione dell’Ue

E ancora, viene proposto il rafforzamento del controllo della sussidiarietà da parte della Corte di Giustizia Ue e il rafforzamento e la riforma della procedura di cui all’articolo 7 TUE per quanto riguarda la tutela dello Stato di diritto, ponendo fine all’unanimità e rendendo la Corte di giustizia arbitro delle violazioni. Su clima e ambiente, tra gli altri, l’introduzione della riduzione del riscaldamento globale e della salvaguardia della biodiversità tra gli obiettivi espliciti dell’Ue. Da punto di vista della sanità, suggerisce che l’Ue stabilisca indicatori comuni per i sistemi sanitari e propone che l’Unione adotti misure per la notifica, il monitoraggio e il controllo tempestivi di gravi minacce transfrontaliere per la salute, in particolare in caso di pandemie. La preoccupazione più grande, in altri termini, è l’ipotesi di un indebolimento della sovranità popolare, già accusato da alcuni addetti ai lavori negli ultimi anni.

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