L’Ue vuole vietare l’uccisione di milioni di pulcini e anatroccoli che ogni anno avviene sul territorio per soddisfare le esigenze delle uova e del foie gras. La richiesta, come riferisce l’edizione online del Corriere della Sera, è arrivata da 61 europarlamentari di diversi gruppi politici, compresi gli italiani Mario Furore e Laura Ferrara del M5S e Anna Bonfrisco della Lega, avanzata attraverso un’interrogazione diretta alla Commissione Europea. Si punta ad inserire nella nuova legislazione un divieto specifico in favore del benessere degli animali, e la norma dovrebbe essere introdotta entro la fine del 2023.



Come sottolinea il quotidiano di via Solferino, la mattanza di pulcini e anatroccoli deriva dal fatto che la grande industria elimina fin dal primo giorno di vita quegli animali che considera degli scarti di produzione: i pulcini maschi delle galline che fanno le uova non potranno produrre a loro volta delle uova di conseguenza per le aziende rappresentano un surplus. Non possono neanche diventare dei polli quindi vengono abbattuti. I pulcini vengono uccisi ad un solo giorno di vita attraverso degli speciali trituratori dove vengono gettati vivi da alcuni esperti che sono in grado di distinguere a vista i maschi delle femmine, o eventualmente attraverso la gassificazione.



L’UE VUOLE VIETARE ABBATTIMO PULCINI E ANATROCCOLI: IN ITALIA E’ GIA’ VIETATA

Si tratta di due metodi che per l’industria sono efficaci e indolori ma non per le associazioni ambientaliste, che li considerano di contro crudeli e cruenti, e in contrasto con l’articolo 13 dei Trattati sul funzionamento dell’Unione che riconosce gli animali come esseri senzienti. Lo stesso trattamento avviene per gli anatroccoli destinati alla produzione del foie gras e in questo caso sono le femmine ad essere abbattute attraverso la procedura del gavage: vengono ingozzate in maniera forzata con un pastone a base di mais, acqua e additivi.



«L’Ue ha la possibilità di votare per sempre una pratica crudele e inutile che condanna milioni di animali di poche ore di vita ad una morte orribile — le parole di Matteo Cupi, vicepresidente di Animal Equality Europa —. Alcuni Paesi, tra cui l’Italia, hanno già scelto di non voltarsi dall’altra parte. Ora la Ue è chiamata a dare un segnale concreto di civiltà e compassione». In Italia l’abbattimento di pulcini e anatroccoli è vietato per legge.