Nei prossimi anni, a Milano, diversi uffici anagrafe potrebbero sparire: a dirlo è stato Beppe Sala, che ha rassicurato sul fatto che verranno rafforzati i servizi online come già è stato fatto. “Il nostro obiettivo è quello di chiudere le anagrafi nel rispetto della città e virtualizzare molto il rapporto” ha affermato il primo cittadino milanese, che ha spiegato che al momento non ci sono chiusure in programma ma che il percorso sarà questo. Si tratta di un obiettivo a lungo termine e l’amministrazione sta preparando il terreno “riducendo la presenza delle sedi anagrafiche”. Secondo Sala “bisogna farlo con buonsenso, perché capisco che c’è una parte della popolazione anziana che fa fatica”, ha spiegato.
All’ufficio anagrafe di Milano, nessun cittadino si presenta più liberamente in sede ma deve prima prendere appuntamento tramite sito: sono meno, infatti, le code agli sportelli. Per svolgere altre attività come il cambio di residenza o il rilascio di certificati, si può fare affidamento alla piattaforma Anpr tramite Spid: se non si è in grado di eseguire questa operazione, basta prendere appuntamento tramite call center o agli sportelli. Solamente per alcuni servizi, come quelli di stato civile, ci si può presentare agli uffici pur senza aver preso appuntamento, come spiega Libero.
Uffici anagrafe, Sardone: “Sala non rispetta le promesse”
Nonostante la digitalizzazione abbia portato con sé una velocizzazione dei processi e spesso anche una semplificazione, ci sono ancora troppi cittadini anziani che non hanno dimestichezza con tali mezzi. Dunque la diminuzione degli uffici anagrafe potrebbe creare un problema non da poco ai milanesi, a maggior ragione se dovesse sparire. L’europarlamentare e commissario cittadino della Lega, Silvia Sardone, spiega: “L’aspetto assurdo è che poco più di un anno fa, nel dicembre 2022, l’assessore alla mobilità Arianna Censi dichiarava che l’obiettivo dell’amministrazione è far sì che ogni cittadino abbia ciò di cui ha bisogno nell’arco di un chilometro e mezzo circa e si parlava anche di implementazione delle sedi dell’anagrafe”.
Secondo Silvia Sardone, commissario milanese della Lega, Sala è passato “dalla promessa della città a 15 minuti, con servizi nelle vicinanze per tutti, alla chiusura delle sedi comunali, partendo proprio dalle periferie, i luoghi dove la percentuale di fragilità è più alta”. Dunque, a detta dell’europarlamentare, sarebbe la dimostrazione dell’incapacità della giunta “di rispondere ai reali bisogni dei cittadini”. La sinistra milanese aveva protestato, nel 2023, per la chiusura di due uffici anagrafe in città ma in futuro potrebbe avvenire la stessa cosa.