La questione ufo continua a tenere con il fiato sospeso e a emozionare l’America e il mondo intero, dopo che nelle scorse settimane si era diffusa la notizia della nave Omaha “seguita” da oggetti volanti non meglio identificati, che, dopo avere effettuato alcune manovre in cielo, si sarebbero inabissati nelle acque dell’oceano. Nelle scorse ore, un nuovo documento video è stato pubblicato dal ricercatore Jeremy Corbell su Instagram, in merito al quale Susan Gough, portavoce del Pentagono, ha dichiarato a “The Black Vault”: “Posso confermare che questo video è stato girato da personale della Marina e che lo Uaptf lo ha messo nell’elenco degli elementi da analizzare. Non ho altro da aggiungere”.
Come raccontato da Corbell, il filmato è stato registrato nel Combat Information Center della USS Omaha il 15 luglio 2019, al largo di San Diego. Alcuni dei bersagli sconosciuti scompaiono dal radar in questo filmato. A un certo punto, almeno quattordici oggetti volanti non meglio identificati circondavano la nave in contemporanea. Intorno alle 23, uno di essi si è buttato in mare, ma nessun relitto è stato poi rinvenuto.
UFO IN USA, NAVE SEGUITA DA OLTRE DIECI DISCHI VOLANTI?
Jeremy Corbell, in merito ai possibili ufo che seguivano la nave americana, ha aggiunto alcuni dettagli significativi. Essi erano grandi almeno 6 piedi di diametro, erano di massa solida e con velocità variabile dai 40 ai 138 chilometri al secondo. Il loro volo è durato oltre un’ora, ma non si sa da dove siano decollati e dove siano atterrati. Sono stati rilevati da più di due tipi di radar e i veicoli sono stati osservati scendere in acqua senza distruzione. L’oggetto sferico non è mai stato ritrovato nell’oceano e ancora oggi rimangono molti punti interrogativi circa questo episodio. Intanto, Corbell continua la sua attività di ricerca e di sensibilizzazione sull’argomento, lanciando un appello attraverso il proprio profilo social: “Non sappiamo se la Marina o il Pentagono potrebbero essere disposti a dire qualcosa sull’incidente della USS Omaha, ma siamo fiduciosi che l’incidente rappresenti un mistero legittimo e attendiamo con ansia qualsiasi informazione possa arrivare”.
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