Gli avvistamenti di ufo in Italia sono stati nove negli ultimi due anni: è quanto si apprende dagli archivi dell’Aeronautica militare, che rende pubbliche tutte le segnalazioni di oggetti volanti non identificati pervenute dai cittadini, raccolte dal Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore. Una trasparenza che è stata elogiata a gran voce dagli ufologi del CUN (Centro Ufologico Nazionale), con il presidente Roberto Pinotti che, insieme a Vladimiro Bibolotti (Cifas), ha asserito ai microfoni di Adnkronos: “Mentre negli Stati Uniti d’America continua l’attesa per la pubblicazione da parte degli enti di intelligence del rapporto sugli Uap/Ufo previsto dalla legge di autorizzazione per le attività di intelligence, l’Italia nel 2001 è stato il primo Paese al mondo a rendere pubblicamente disponibili i dati militari sugli avvistamenti di oggetti volanti non identificati”.
A tal proposito, Cun e Cifas “auspicano che la pubblicazione del previsto rapporto negli Stati Uniti possa avere significative conseguenze per il riconoscimento del fenomeno degli oggetti volanti non identificati e confidano che tali conseguenze saranno positivamente recepite anche in Italia”.
UFO IN ITALIA, 9 AVVISTAMENTI IN 24 MESI: ECCO DOVE
Per quanto concerne gli avvistamenti di ufo in Italia, negli ultimi due anni sono state registrate nove segnalazioni, come spiega Adnkronos: la più recente risale al 14 gennaio 2021, quando a Bernareggio fu avvistato un oggetto bianco e nero di forma irregolare obliqua in movimento, mentre la più datata è del 5 gennaio 2019 a Cremosano, ove venne visto un oggetto “scuro nella zona superiore, illuminato in quella inferiore”, di forma “sferica”, muoversi a bassa quota e a velocità “sostenuta”, con l’Aeronautica che specificò che “l’evento non è stato associato ad attività di volo o di radiosondaggio ed è stato pertanto catalogato come oggetto volante non identificato”. In mezzo, altri sette avvistamenti, alcuni dei quali hanno descritto i presunti ufo non secondo la forma tradizionalmente loro attribuita, ma come dei “sigari allungati”, di dimensioni differenti l’uno dall’altro e spesso dotati di luci colorate (gialle, arancioni e così via) e in movimento costante e frenetico nei cieli del Belpaese.