La NASA, ente aerospaziale americano, ha recentemente deciso di avviare una vera e propria indagine per comprendere, una volta per tutte, cosa siano veramente di cosiddetti UFO. È stato, infatti, istituita una commissione di indagine, che mirerà a risolvere con un “rigoroso esame scientifico” uno dei misteri che più affascinano la popolazione mondiale, che da sempre si interroga sull’esistenza di eventuali altre forme di vita nello spazio che potrebbero, per qualche ragione, essere interessate ad entrare in contatto con noi.



Parlando di UFO la mente vaga inevitabilmente verso i più ampi misteri, immaginando esseri verdi o grigi che con le loro avanzatissime navicelle cercando di atterrare sulla terra, o almeno di osservarci, ma la comunità scientifica utilizza, in realtà, il termine con un’accezione differente. Si tratta, infatti, si tutti quegli avvistamenti non identificati nei cieli mondiali, di palloni o droni dei quali non si riesce a comprendere da subito la natura. Negli anni sono stati osservati e segnalati più di 800 UFO, ma secondo la NASA solamente il 2/5 % tra questi ha un’origine che potrebbe essere ritenuta “anomala”.



Perché è difficile osservare e studiare gli UFO

Insomma, la commissione della NASA sugli UFO potrebbe dare una svolta importante al dibattito che da sempre anima l’opinione pubblica, risolvendo uno dei più grandi misteri che tutt’ora sembrano inspiegabili. Tuttavia, un conto è dirlo, ma un conto ben diverso è farlo, perché se negli anni sono stati avvistati degli oggetti volanti non identificati, significa che ci sono, in primo luogo, dei problemi di osservazione.

A parlare del perché sia difficile, ad oggi, dare una spiegazione scientifica agli UFO ci ha pensato Nadia Drake, membro del panel e giornalista scientifica, citata dal New York Times. Spiega, infatti, che seppur non ci siano “prove conclusive che suggeriscono un’origine extraterrestre” per gli oggetti, l’osservazione scientifica rimane piuttosto complicata. Alla base degli avvistamenti, infatti, ci sarebbero il più delle volte riprese di telecamere militari, oppure segnalazioni da radar e sensori, progettati per scopi completamente differenti dallo studio degli UFO. Inoltre, un ex astronauta ha spiegato che volando nello spazio o ai limiti di esso, le illusioni ottiche non sono affatto rare, e talvolta si rischia di confondere oggetti normali, per avvistamenti extraterrestri.