Dopo le sconvolgenti dichiarazioni dell’ex 007 statunitense David Grusch rese davanti al Congresso poco più di anno fa, emergono ulteriori – e per certi versi importanti – novità sul fenomeno degli UFO e (soprattutto) sull’occultamento delle prove raccolte negli anni dai funzionari del Pentagono: a parlare questa volta è stato proprio l’ex direttore del programma ufologico della riservatissima struttura governativa statunitense Luis Elizondo, in un libro – “Imminent: Inside the Pentagon’s Hunt for UFO” – pubblicato proprio in questi giorni negli States dopo più di anno di verifiche (e forse censure) da parte del Pentagono.



Il racconto di Elizondo in qualche modo conferma quanto aveva già detto Grusch e parte dall’assunto fondamentale scritto nero su bianco che “l’umanità non è l’unica forma di vita intelligente nell’universo e non è la specie alfa”; mentre sugli ‘oggetti volanti non identificati’ si è fatto la chiara e precisa idea che possano rappresentare “nella migliore delle ipotesi, un problema di sicurezza nazionale molto serio”, ma anche una vera e propria minaccia per l’intera umanità ignara della loro esistenza.



Cosa ha detto Elizondo nel suo libro: “Gli UFO esistono e sono pericolosi, ma gli USA li tengono nascosti”

Quanto spiega Elizondo nel suo libro sugli UFO ha (a dir poco) dell’incredibile perché secondo quanto lui stesso ha potuto osservare il Pentagono e gli Stati Uniti sarebbero in possesso di parecchi dati che dimostrano l’esistenza di forme di vita ignote, tanto che avrebbero raccolto e catalogato decine di resti di “tecnologia non umana” – in parte dal famoso sito di Roswell – e anche parecchio materiale biologico non riconducibile a nulla di noto e studiato dai nostri scienziati: tutte verità (o presunte tali, in basa a ciò che si vuole credere) che erano già state testimoniate sotto giuramento dall’ex 007.



Elizondo nel suo libro – che, per i più curiosi, non è ancora stato tradotto in italiano – parla di diversi episodi in cui si sono osservati a lungo UFO volare nei cieli attorno al Pentagono sfidando ogni legge conosciuta della fisica; così come non mancano neppure dettagli su presunti danni causati a vari tipi di tecnologie militari da armi di origine sconosciuta: il tutto per mettere in luce sia la già denunciata eccessiva segretezza dei funzionari statunitensi – all’origine del suo licenziamento dal Pentagono -, sia gli ipotetici (o eventuali) pericoli per la sicurezza mondiale.