Il Pentagono ha aperto un nuovo sito riguardante gli Ufo, gli oggetti volanti non identificati denominati anche UAP. Obiettivo, come si legge sul sito dell’agenzia di stampa italiana Ansa, fornire al grande pubblico tutte le informazioni che si possono desecretare appunto sugli Ufo. Sul portale sarà messo a disposizione anche materiale multimediale come video e foto, ed inoltre si cercherà di rispondere alle domande più comuni su questi fenomeni a volte inspiegabili. Il Pentagono, lanciando il nuovo sito, ha fatto sapere che: “Siamo impegnati alla trasparenza”, e con tale iniziativa si conferma ancora di più quanto la più grande e potente agenzia di difesa al mondo come appunto quella degli Stati Uniti stia prendendo in seria considerazione il fenomeno degli avvistamenti non identificati per studiarli al meglio e scovare possibili minacce all’uomo.



La creazione di un nuovo sito web dedicato alle info sugli Ufo rappresenta l’ennesimo passo avanti circa la diffusione di informazioni e di dati in possesso del Pentagono sull’argomento, con l’obiettivo di fare chiarezza e spazzare via dubbi su avvistamenti presunti. Si tratta di un’ulteriore svolta rispetto ad esempio a quanto accaduto fino a pochi anni fa, quando gli argomenti Ufo e UAP erno assolutamente tabù, e chiunque segnalava la presenza nei cieli di qualche oggetto luminoso e mai visto, veniva quasi bollato per “folle”.



UFO, PENTAGONO APRE SITO DEDICATO: LA TESTIMONIANZA DI DAVID GRUSCH

In ogni caso bisognerà capire quali info saranno divulgate dai dipendenti della Difesa degli Stati Uniti, e servirà quindi attendere il lancio ufficiale del sito web per scoprirlo. Di recente il Pentagono ha riconosciuto l’esistenza di oggetti inspiegabili anche se al momento esclude qualsiasi collegamento con delle attività aliene.

David Grusch, ex funzionario dell’intelligence statunitense, dice di essere “assolutamente certo che il Governo federale sia in possesso di UAP”, citando le testimonianze di 40 persone da lui intervistate negli ultimi quattro anni. Secondo lo stesso il Pentagono avrebbe aperto un programma “pluridecennale” per raccogliere gli UAP precipitati e ricostruirli.