Il Pentagono sta esaminando alcuni rottami di materiale non di origine terrestre, quindi alieno. Lo ha ammesso in una lettera la Defense Intelligence Agency (Dia), che per compiti istituzionali tiene sotto osservazione le forze armate dei paesi stranieri «per prevenire e vincere le guerre». Il documento, come riportato da Il Messaggero, è stato inviato al ricercatore americano Anthony Bragaglia, il quale si era appellato al Freedom Information Act, la legge sulla Libertà di informazione. Così è arrivata la conferma che il Pentagono possiede “metamateriali” ritenuti non di origine terrestre. Questi rottami “Ufo” sono stati affidati allo studio della Bigelow Aerospace del Nevada, uno dei più famosi appaltatori della Difesa degli Stati Uniti.



Arriva così una importante, nonché clamorosa conferma, rispetto a quanto annunciato due anni fa a Roma nel corso del convegno del Centro ufologico nazionale (Cun). Vi parteciparono Luis Elizondo, ex agente ed ex firigente del programma segreto Aatip (Advanced Aerospace Threat Identification Program) e Tom DeLonge, ex frontman della band Blink182, che ha fondato la “To the stars academy of Art and Science”.



UFO, LE CONFERME DOPO GLI SCOOP

Luis Elizondo nel 2018 raccontò di aver lasciato la Defense Intelligence Agency (Dia) perché non condivideva quella “cappa” di segretezza imposta ai programmi. Sono gli stessi che un anno prima, come ricordato da Il Messaggero, misero in scacco il Pentagono grazie alla fiducia del New York Times, che con uno scoop obbligò la Difesa Usa a pubblicare tre video girati da piloti militari americani. Quei video nel 2019 sono stati certificati definitivamente dal Governo americano. Le telecamere dei caccia Usa ripresero diversi oggetti volanti non identificati, Ufo, che vengono però chiamati Uap ora, cioè Fenomeni aerei non identificati. Un’attesa lunga tre anni quella del ricercatore americano Anthony Bragaglia, il quale ha rivelato di aver presentato la richiesta per la prima volta nel 2017, dopo aver saputo che il Pentagono stava studiando gli Ufo nell’ambito dell’Advanced Aerospace Threat Identification Program. «L’articolo riferiva che i detriti anomali degli UFO venivano analizzati da un appaltatore privato della difesa». Ora la conferma ufficiale.

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