I ricercatori dell’Università di Louisville hanno condotto un sondaggio su oltre 1.400 accademici negli Stati Uniti per comprendere quali fossero le loro opinioni sui fenomeni anomali non identificati (UAP), ovvero il nuovo termine usato per quelli che sono comunemente definiti UFO. I risultati, riportati dal Daily Telegraph, sono piuttosto sorprendenti.
È emerso dal campione che oltre il 10% degli scienziati crede nelle teorie secondo cui gli UFO siano degli oggetti alieni. Una persona su cinque, addirittura, ha ammesso di averne visto uno oppure di conoscere qualcuno a cui è capitato. Il 39% del campione ha ammesso di non essere sicuro in merito alla spiegazione più probabile sull’origine di questi accadimenti. Il 21% riteneva che gli avvistamenti fossero semplicemente eventi naturali, mentre il 13% ha affermato che per loro si trattava di “dispositivi di intelligenza non conosciuta”. Circa un terzo degli accademici si è detto inoltre interessato a studiare in modo più approfondito il fenomeno.
UFO, più del 10% degli scienziati crede nella loro esistenza: il sondaggio
Gli scienziati, che credano o meno sull’esistenza degli UFO come oggetti alieni, sono concordi in merito al fatto che sarebbe necessario coinvolgere il mondo accademico nello studio di questi fenomeni, anche stanziando dei finanziamenti. Oltre il 64% del campione è di questa idea.
“Senza aprire una discussione sull’UAP, il mondo accademico non avrà il vocabolario necessario per contribuire alla conversazione. Senza quest’ultimo, si potrebbe arrivare ad una rinuncia alla partecipazione alle discussioni sul tema. La voce degli scienziati, però, è fondamentale su un argomento la cui classificazione è già complicata, anche a causa dello stigma e della percezione che se ne ha”, hanno scritto gli autori dello studio pubblicato sulla rivista Humanities and Social Science Communications. “I risultati del sondaggio hanno dimostrato che la comunità scientifica ritiene che la valutazione accademica delle informazioni che si hanno sugli UFO e una maggiore ricerca accademica su questo settore sia importante”, hanno concluso.