La Banca Mondiale scende in campo a difesa dei diritti umani e blocca tutti i prestiti in corso destinati all’Uganda. Dai vertici di Washington le dichiarazioni, riportate dall’agenzia Reuters, per motivare questa decisione, che sono state quelle di voler restare in linea con altre organizzazioni internazionali e con le Nazioni Unite e condannare la legge anti LGBT che il governo ugandese ha recentemente approvato con misure più stringenti e divieti destinati alle persone gay per prevenire “atteggiamenti deviati”.



Il decreto infatti violerebbe i valori della banca, per questo già una delegazione dell’istituto finanziario si era recata ad un incontro con i politici in Uganda, lo scorso maggio, per chiedere di fare marcia indietro e garantire l’aggiunta di misure protettive alla legge perchè giudicato “non in linea con gli standard“. Ora un comunicato dichiara “Nessun nuovo finanziamento pubblico all’Uganda sarà presentato al nostro consiglio di amministrazione fino a quando l’efficacia delle misure aggiuntive non sarà stata testata“.



Banca Mondiale contro legge anti LGBT in Uganda, il ministro degli esteri “Ipocriti messi sotto pressione da imperialisti”

La direzione della Banca Mondiale da Washington ha divulgato un comunicato ufficiale nel quale spiega le ragioni del blocco ai prestiti per l’Uganda. La legge anti LGBT non rispetta i valori nei quali l’Ente si riconosce, e pur difendendo i diritti di tutti i cittadini ugandesi “a sfuggire alla povertà, accedere a servizi vitali e migliorare la propria vita“, resta ferma nella decisione di non approvare più finanziamenti in favore del governo. Perchè “L’Anti-Homosexuality Act dell’Uganda contraddice fondamentalmente i valori del Gruppo della Banca mondiale. Crediamo che la nostra visione di sradicare la povertà su un pianeta vivibile possa avere successo solo se include tutti, indipendentemente dalla razza, dal genere o dalla sessualità“.



Nel frattempo è arrivata anche la risposta da parte della politica ugandese, il ministro degli esteri Okello Oryem, ha accusato la Banca Mondiale di ipocrisia, perchè continua a concedere finanziamenti pubblici a stati che hanno atteggiamenti molto più duri nei confronti degli omosessuali, come ad esempio accade in Medio Oriente e in Asia, aggiungendo “La Banca Mondiale è stata messa sotto pressione dai soliti imperialisti“.