Ugo Gregoretti è morto portando via un altro pezzo di mondo televisivo e cinematografico di cui stiamo perdendo ogni stampo e ogni impronta. Sulle sue orme, come erede spirituale, potrebbe continuare a camminare la figlia Orsetta Gregoretti che, in tempi non sospetti, presente al Taormina Filmfest, ha confermato che tutto è cambiato da quando lei ha iniziato a lavorare, quella tv di cui anche suo padre si occupava non c’è più o quasi: “Era una televisione diversa quella del mio esordio. C’era meno gente che sgomitava per stare davanti al teleobiettivo e non si gridava. Se dovessi iniziare adesso credo che non ci riuscirei, anche per una questione di timidezza”. Noi siamo sicuri che lei si farà portavoce di quello che la stessa Francesca Archibugi etichetta come “un mondo bello” che sta scomparendo e proprio in un messaggio Twitter, dicendo addio al maestro Ugo Gregoretti, ha scritto: “Ugo Gregoretti, che tristezza. Gentiluomo sornione, soave spadaccino infilza-stronzi. Sta finendo il vecchio mondo, quello bello”. (Hedda Hopper)
LE PAROLE DI NICOLA ZINGARETTI
E’ lungo l’elenco di coloro che in queste ore, appresa la notizia della morte improvvisa di Ugo Gregoretti, hanno voluto riservare un personale messaggio di cordoglio. Parole di stima per lo scrittore, giornalista, critico cinematografico, documentarista che si è spento oggi all’età di 89 anni nella sua casa di Roma, anche da parte di segretario nazionale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti che in una nota – riportata da Euronews – ha commentato: “Con Ugo Gregoretti se ne va uno degli ultimi intellettuali completi del nostro Paese. Poliedrico e geniale nelle sue innumerevoli incarnazioni di attore, regista, giornalista, drammaturgo e soprattutto straordinario innovatore del linguaggio televisivo. È stato un ironico e acutissimo osservatore dell’evoluzione del costume nazionale, riuscendo a combinare un’istintiva leggerezza con un impegno civile sempre vivissimo. Ci mancherà molto”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
VICARI: “SE NE VA UNA IDEA DI CINEMA E TV”
Cinema e televisione in lutto per la morte di Ugo Gregoretti, scomparso oggi a Roma. Il cineasta Daniele Vicari lo ha voluto ricordare così su Facebook: «Con Ugo Gregoretti se ne va una idea di cinema e di televisione che, sono sicuro, dopo l’attuale sbornia trash fatta di scorrettezze, scazzottate, sparatorie, stupidate ecc, dovremo riconsiderare. Ugo era un uomo di una intelligenza superiore, sopraffina, e magari ci ha fatto uno scherzo… vai a sapere! Intelligenza dimostrata dalla sua ironia tagliente e mai molesta. Attore si, con Amelio, regista da Rogopag (con Rossellini Godard e Pasolini) a Maggio musicale… Uomo di lotta: Contratto resta un caposaldo del cinema politico. Sempre generoso con i più giovani, affettuoso, comprensivo, incoraggiante. Ciao Ugo». Queste, invece, le parole di Francesco Rutelli: «Ugo Gregoretti: ci lascia una personalità eccezionale, che ha trasformato con intelligenza, cultura, ironia, l’immaginario di milioni di italiani. È stato un biografo sempre sorprendente e innovativo del dopoguerra e delle mutazioni della nostra società. Sono stato onorato della sua amicizia, e l’ho ricambiata con devozione laica. Almeno l’ho ri-incontrato casualmente alcune settimane fa a Piazza delle Coppelle: ho ritrovato il suo sorriso unico, pur nella malattia, e l’ho festeggiato». Infine, l’omaggio di Giulio Base: «Un pozzo di cultura dall’umiltà inarrivabile. Mi scelse che avevo 18anni, devo a lui il primo ruolo. Ci mancherà immensamente». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
UGO GREGORETTI E’ MORTO, LUTTO NEL MONDO DEL CINEMA
Lutto nel mondo del cinema: il regista 89enne Ugo Gregoretti è morto oggi, venerdì 5 luglio 2019, nella sua casa di Roma. Il cineasta e attore si è spento nella sua casa di Roma, città in cui era nato e si era affermato nella settima arte. Dopo una lunga avventura in televisione, esordio datato 1960 con il documentario La Sicilia del Gattopardo, Gregoretti ha lavorato su film per cinema e tv che si sono contraddistinti per la loro ironia: da Controfagotto (1961) a Il Circolo Pickwick (1968), passando per il documentario Apollon: una fabbrica occupata (1969) a Il contratto (1970). Il suo lavoro più conosciuto è senza dubbio Omicron, satira basata su una storia fantascientifica del 1963 che vinse il premio di miglior film al Festival del film umoristico di Bordighera. Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana nel 1996, è stato nominato nel 2004 Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
UGO GREGORETTI E’ MORTO
Una carriera da regista alternata a quella da scrittore: nel 2006 ha pubblicato la sua autobiografia Finale aperto, riedita nel 2012 con il titolo La storia sono io, mentre nel 2009 ha ricevuto il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, quale “giornalista, autore teatrale e televisivo, regista, attore, sempre uomo d’alto impegno intellettuale e civile”. Nel 2010 è arrivato il Nastro d’argento alla carriera. Protagonista di una lezione al Bari International Film Festival nel 2014, Ugo Gregoretti spiegò perchè ha diretto pochi film: «C’è un motivo. Per molti ero un miserabile rospo che usciva dal pantano maleodorante delle disprezzatissima tv, osando fare un salto nell’Olimpo del cinema». «Non mi sono mai preso sul serio» raccontava l’artista romano…