Bufera a L’Aria che tira per l’intervento di Ugo Mattei contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il professore, salito alla ribalta durante la pandemia Covid come no green pass e tornato poi col no all’invio di armi all’Ucraina, ha attaccato duramente il Capo dello Stato, suscitando in studio stupore e allo stesso tempo indignazione. «Quello che ha detto rasenta la fattispecie costituzionale dell’Alto tradimento», ha dichiarato Mattei, con Maurizio Gasparri che è crollato sulla poltroncina e ha alzato gli occhi al cielo sospirando «Svengo».



La conduttrice Myrta Merlino, sbigottita di fronte a tale inaspettato attacco, gli ha chiesto spiegazioni su Mattarella. Così Mattei ha potuto snocciolare la sua tesi: «La massima carica dello Stato ha utilizzato la Festa della Repubblica per confermare una posizione dell’Italia in totale violazione dell’articolo 11 della Costituzione, per cui l’Italia ripudia la guerra». Come se non bastasse, il professore ha aggiunto: «Siamo stati trascinati in una situazione di guerra contro la volontà del popolo, non si vuole ascoltarlo e si fa di tutto per togliere al popolo la possibilità di esprimersi».



MERLINO A MATTEI “NON PUÒ INSULTARE MATTARELLA”

Maurizio Gasparri allora ha mostrato un tentativo di reazione, chiedendo a Ugo Mattei quale sia stato «l’attentato di Mattarella alla Costituzione». In collegamento Antonio Caprarica, che ha rincarato la dose spiegando che «Mattarella ha correttamente ricordato il significato dell’Articolo 11». Mattei però ha tirato dritto: «Travisandolo!». Dopo l’ennesimo tentativo di Caprarica di spiegare che l’Italia ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle contese internazionali, ma d’altra parte non si poteva tirare indietro dall’aiutare un Paese invaso, ha replicato: «Se non fossimo dei codardi militaristi, quelle forze armate le utilizzeremmo per separare i contendenti, non per armare uno dei due». A quel punto Myrta Merlino ha abbozzato una reprimenda: «Mattei le do un suggerimento. Mattarella non solo è un presidente ineccepible, guardiano della Costituzione, ma ex giudice della Corte costituzionale e dubito che contravvenga al dettato della Carta. Lei può avere una posizione dubbiosa sulla guerra in Ucraina ma nulla c’entra con la posizione del presidente».

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