Si definisce «no vax a metà» Ugo Mattei, giurista piemontese a capo della “Commissione dubbio e precauzione”, il movimento degli intellettuali contro il green pass formato tra gli altri da Cacciari, Freccero e Agamben. Intervenuto ai microfoni di Repubblica, il professore ha spiegato che per battere il Covid bastano mascherine, depuratori, tamponi salivari distribuiti in massa: «Il green pass non serve a niente! Io li vedo i giovani, si muovono come se non potessero più ammalarsi».
Ospite di Rainews24, Ugo Mattei ha parlato del convegno organizzato a Torino giorni fa, commentando le varie tesi esposte, alcune a dir poco strampalate: «Ci sono stati 58 interventi e 9 ore di lavori, parte del convegno si è svolto online. Abbiamo fatto una discussione molto aperta con partecipanti con posizioni molto diverse tra loro. È emersa da parte della stragrande maggiorante dei partecipanti una critica molto dura in chiave costituzionale del green pass e dell’utilizzo del ricatto del lavoro come arma di persuasione a vaccinarsi».
UGO MATTEI: “NO PARTITO, VOGLIAMO ORGANIZZAZIONE OLISTICA”
A proposito della “Commissione dubbio e precauzione”, Ugo Mattei ha spiegato che avrà il compito di fare diverse cose, a partire dalla costituzione di un gruppo di esperti: «Faremo un Cts molto serio per valutare quali opinioni possono essere considerate critiche e accettabili, che rientrano in standard scientifici condivisibili: vogliamo evitare quest’idea per cui la scienza presenta una sola soluzione. Noi pensiamo che la verità scientifica sia l’esito di un processo faticoso di ricerca, che non è da misurarsi a numeri quantitativi. Esistono dei principi che obbligano costituzionalmente a dare il giusto peso alle posizioni minoritarie». Nessun partito no-vax e no green pass all’orizzonte, ha rassicurato Ugo Mattei: «Non faremo un partito, vogliamo diventare un’organizzazione olistica, vogliamo costruire un’operazione di egemonia che porta tutte le persone che avanzano la virtù del dubbio in un luogo di confronto e di rappresentanza».