Un ragazzo di 17 anni che aveva espresso online l’intenzione di uccidere i musulmani “sparando in una moschea” e aveva scritto appunti su come creare una bomba per uccidere 10mila persone è stato punito con un ordine di riabilitazione giovanile di 24 mesi dalla Southampton Youth Court. L’adolescente, originario del Wiltshire, era stato arrestato il 18 giugno dalla polizia dopo aver lasciato molti commenti razzisti nei forum online. Quindi, inizialmente l’accusa era di comunicazioni malevole aggravate perché offensive dal punto di vista religioso, oltre che razziste.
Le segnalazioni online hanno portato anche alla perquisizione della sua abitazione, dove è stato scoperto un appunto scritto a mano dal titolo “The Big Plan“. All’interno c’erano dettagli riguardanti il piano per costruire una bomba, una serie di luoghi e persone che si ritiene siano possibili obiettivi, ma in generale l’obiettivo era di uccidere oltre 10mila persone. Il 17enne ha deciso di dichiararsi colpevole di possesso di materiale per commettere o preparare un atto di terrorismo, ma non deve scontare nessuna pena in carcere.
LA POLIZIA “ABBIAMO AGITO RAPIDAMENTE”
Oltre a dover rispettare l’ordine di riabilitazione di 24 mesi, il 17enne è stato condannato a pagare un supplemento di 22 sterline. Una pena considerata irrisoria in virtù delle potenziali conseguenze che poteva avere l’atto che stava pianificando. Ma per l’assistente capo della polizia di Wiltshire, Deb Smith, quello che conta è aver sventato la strage. “Spero che le nostre comunità si sentano rassicurate dal fatto che abbiamo agito rapidamente, in collaborazione con i nostri partner, per garantire che questo individuo fosse detenuto e non potesse più rappresentare un rischio per il pubblico in generale“, le parole riportate dal Mail Online.
Per il sovrintendente capo Kath Barnes, a capo del Counter Terrorism Policing South East (CTPSE), ha commentato: “Gli utenti dei forum online hanno scelto di agire e contattato la Hotline Anti-Terrorismo, condividendo le loro preoccupazioni con noi e come risultato siamo stati in grado di intervenire prima che la situazione si intensificasse ulteriormente. So che questo caso può essere preoccupante per alcuni membri della comunità che sono stati il bersaglio dell’odio atroce. Ma prendiamo questa minaccia molto seriamente ed è per questo che tutta la comunità ha un ruolo da svolgere nell’affrontarla“.