La polizia britannica è riuscita a sventare un piano per “attaccare” la Borsa di Londra. Lo rivela Metro, secondo cui sei attivisti pro-Palestina, nello specifico del gruppo Palestine Action, sono stati arrestati per un complotto volto a danneggiare il London Stock Exchange. Secondo quanto raccolto dalla polizia metropolitana, i sospettati avevano intenzione di barricarsi lunedì mattina all’ingresso principale dell’edificio, impedendo ai lavoratori di entrare, recita il comunicato della Metropolitan Police.



Gli agenti hanno arrestato un uomo di 31 anni a Liverpool con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al danneggiamento. Altre cinque persone, tutte ritenute parte dello stesso complotto, sono state arrestate domenica per lo stesso reato. Una donna di 29 anni è stata arrestata a Brent, mentre un uomo di 23 anni è stato arrestato a Tower Hamlets, Londra. Due donne, di 28 e 26 anni, sono state arrestate a Liverpool. Un uomo di 27 anni è stato arrestato a Brighton.



“IL COMPLOTTO DEGLI ATTIVISTI PRO-PALESTINA PER BLOCCARE LA BORSA DI LONDRA”

La polizia londinese ha dichiarato che si ritiene che le persone coinvolte stessero pianificando di causare danni e di “bloccare” la Borsa di Londra nel tentativo di impedire l’apertura dell’edificio per le contrattazioni. Si dice che fossero intenzionati a provocare danni e che volessero “incatenarsi” nel tentativo di impedire l’apertura dell’edificio per le contrattazioni. La polizia ha dichiarato di aver avviato le indagini dopo aver ricevuto informazioni dal Daily Express venerdì.



«Si tratta di arresti significativi. Crediamo che questo gruppo fosse pronto a compiere una bravata dirompente e dannosa che avrebbe potuto avere gravi implicazioni se fosse stata portata a termine con successo. Sono grato all’Express per la sua disponibilità a fornire le informazioni raccolte dalla sua indagine. È stato determinante per aiutarci a intervenire con successo», ha dichiarato il sovrintendente Sian Thomas.