Si torna a parlare degli uffici della polizia cinese aperti clandestinamente in giro per il mondo. Un caso che ha riguardato da vicino l’Italia ma anche gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. E proprio da Londra arrivano importanti aggiornamenti: il ministro della sicurezza Tom Tugendhat ha affermato che Pechino ha chiuso le sue stazioni “di servizio di polizia”. Ma non solo: le indagini non hanno segnalato attività illegal.



La Gran Bretagna aveva esternato grande preoccupazione per le stazioni di polizia cinese segrete e non dichiarate nel Paese, definendo inaccettabile qualsiasi intimidazione sul suolo UK da parte di cittadini della Cina o di altri Stati. La Cina aveva negato di gestire tali stazioni, rilasciando una dichiarazione contestando le osservazioni di Tugendhat tramite la sua ambasciata a Londra, affermando che le accuse di gestire posti di polizia nel Regno Unito erano una “completa menzogna politica”.



UK, chiuse stazioni di polizia cinese segrete

La polizia britannica ha indagato sulle denunce dall’organizzazione non governativa per i diritti umani Safeguard Defenders secondo cui tali stazioni di polizia operavano in tre siti britannici. “Posso confermare che, ad oggi, non hanno identificato alcuna prova di attività illegali per conto dello stato cinese in questi siti”, ha affermato il ministro Tugendhat: “Valutiamo che la polizia e il controllo pubblico abbiano avuto un impatto repressivo su qualsiasi funzione amministrativa che questi siti potrebbero aver avuto”. Il governo cinese aveva precedentemente affermato che esistono centri al di fuori della Cina gestiti da volontari locali, non agenti di polizia cinesi, che mirano ad aiutare i cittadini cinesi a rinnovare i documenti e ad offrire altri servizi. Ad aprile, agenti federali statunitensi hanno arrestato due residenti di New York con l’accusa di aver gestito una “stazione di polizia segreta” cinese nel quartiere Chinatown di Manhattan. La Cina aveva affermato di opporsi fermamente a quelle che chiamava “le calunnie e le calunnie degli Stati Uniti”. Il governo britannico ha precisato di essere a conoscenza di circa 100 stazioni di questo tipo in tutto il mondo: “L’ambasciata cinese ha confermato che tutte queste stazioni sono state chiuse definitivamente. Eventuali ulteriori accuse saranno rapidamente indagate in linea con la legge del Regno Unito“.

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