Boris Johnson ha annunciato in conferenza stampa il secondo lockdown Uk. Da giovedì tutti i negozi “non essenziali”, pub e ristoranti dovranno chiudere. Sono state risparmiate solo scuole e università. Gli spostamenti interni, inoltre, saranno scoraggiati fortemente. Le misure resteranno in vigore fino al 2 dicembre, nella speranza che siano efficaci per “salvare” il Natale. Una marcia indietro per certi versi umiliante quella del primo ministro britannico, visto che fino a ieri dichiarava che bisognava fare di tutto per evitare un lockdown generalizzato. Ma la strategia delle chiusure locali si è rivelata insufficiente. Su pressione del Sage, il comitato di esperti che supporta il governo, e di alcuni ministri, Boris Johnson ha quindi introdotto ufficialmente il lockdown.



«Scusate se vi disturbo di sabato sera, ma devo aggiornarvi sull’emergenza coronavirus. I contagi stanno salendo, addirittura oltre le nostre stime peggiori, il sistema sanitario non reggerebbe e i medici dovrebbero scegliere chi salvare e chi no. Insomma, non abbiamo scelta: dovete restare in casa», ha spiegato Boris Johnson. In conferenza stampa non ha nascosto le sue preoccupazioni: «So quanti sacrifici vi sto chiedendo e l’impatto che queste misure avranno su lavoro ed economia, per questo vi voglio ringraziare tutti». (agg. di Silvana Palazzo)



CONFERENZA STAMPA BORIS JOHNSON: LE ANTICIPAZIONI

Lockdown Uk fino al 2 dicembre. Questo l’annuncio che sta per dare il primo britannico Boris Johnson in conferenza stampa. Ad anticiparlo è l’emittente Sky, che sta per trasmettere l’intervento in diretta tv. Secondo le anticipazioni emerse, e riportate da Robert Peston, si va verso la chiusura di tutti i pub e ristoranti, ma saranno consentite le consegne e l’asporto. Tutti i negozi non essenziali chiuderanno, mentre i supermercati dovranno chiudere la vendita dei prodotti non essenziali. Nessuna restrizione per produzioni e costruzioni. Saranno vietati i viaggi internazionali in uscita, ad eccezione per quelli legati al lavoro. Lo stesso discorso vale per gli spostamenti all’interno del Regno Unito. Quindi, i pernottamenti fuori casa saranno permessi solo per motivi di lavoro. Ma tribunali, scuole e università resteranno aperti. Dopo il 2 dicembre, le riaperture saranno decise a livello locale a seconda dell’andamento della curva epidemiologica. Ma si attende ora la conferma ufficiale di Boris Johnson. (agg. di Silvana Palazzo)



CONFERENZA STAMPA BORIS JOHNSON: UK VERSO IL LOCKDOWN?

L’emergenza coronavirus sta colpendo duramente la Gran Bretagna e sono attese novità nel giro delle prossime ore: oggi, sabato 31 ottobre, è in programma la conferenza stampa di Boris Johnson. La speranza, riporta la Bbc, è che con misure più rigorose in questo momento siano possibili delle riaperture in vista del Natale. Ieri l’UK ha registrato oltre 24 mila contagiati e 274 morti, ma preoccupano soprattutto i ricoverati: 10.708 pazienti negli ospedali britannici, tra cui 975 che necessitano di ventilazione assistita. C’è grande preoccupazione tra gli esperti: uno studio rivela infatti che il conto dei decessi potrebbe aumentare esponenzialmente anche rispetto alla prima ondata. Secondo uno studio citato dalla Bbc un modello rivela che potrebbero esserci fino a 4 mila vittime al giorno, mentre un’altra ricerca parla di 2 mila morti di Covid-19 ogni 24 ore. In conferenza stampa, al fianco di Boris Johnson, ci saranno anche il medico Chris Whitty e il consigliere scientifico Patrick Vallance.

CONFERENZA STAMPA BORIS JOHNSON: VERSO NUOVE MISURE

In attesa della conferenza stampa di Boris Johnson, iniziano a circolare le prime indiscrezioni sulle nuove misure restrittive. La Bbc spiega che scuole, college e università dovrebbero restare aperti, così come le attività essenziali. Ricordiamo che in UK il Galles è stato predisposto un coprifuoco fino al 9 novembre, mentre in Scozia entrerà in vigore – sebbene se più livelli – a partire dalle ore 6.00 di lunedì 2 novembre 2020. In Irlanda del Nord sono chiusi pub e ristoranti dal 16 ottobre, consentite solo le attività di asporto e consegne. Misure restrittive necessarie, considerando anche quanto sta accadendo negli altri principali Paesi europei, basti pensare a Belgio, Francia e Germania. Senza un lockdown, spiega la stampa britannica, si avrebbe un picco di ricoverati a metà dicembre, con morti in aumento fino alla fine di dicembre, con la riduzione attesa a partire da gennaio.