La Corte Suprema del Regno Unito ha bocciato la delocalizzazione in Ruanda, Africa, dei migranti, così come avrebbe invece voluto il governo di Rishi Sunak. L’esilio forzato dei richiedenti asili irregolari in Ruanda era stato varato l’anno scorso, nel 2022, ma in seguito bloccato dai giudici europei, di conseguenza l’esecutivo inglese aveva fatto ricorso alla Corte, ottenendo oggi il definitivo no. Si tratta di un fallimento totale nella politica di gestione dei flussi migratori, che evidenzia ancora una volta i problemi dello stesso esecutivo Uk in materia. Oggi è arrivata la definitiva parola fine con la Corte Suprema Britannica che ha definito illegale la deportazione in Ruanda dei richiedenti asilo e a riguardo la BBC ha sottolineato che: “Il giudice Lord Reed ha stabilito che c’erano fondati motivi per ritenere che i veri rifugiati inviati nel paese potessero correre il rischio di essere rimpatriati nei paesi da cui erano fuggiti. Il ricorso del ministro dell’Interno è quindi respinto, afferma Lord Reed”. Un’altra questione sollevata da Lord Reed è il mancato rispetto del Ruanda degli impegni presi con Israele nell’ambito di un accordo sull’espulsione dei richiedenti d’asilo nel periodo 2013-2018.
“Nonostante i termini dell’accordo – ha aggiunto il giudice – i richiedenti asilo venivano spesso trasferiti in un altro Paese dal quale rischiavano di essere respinti”, di conseguenza si è sollevata la questione su quanto il Ruanda fosse un Paese affidabile in tal senso. La decisione di respingere la richiesta del governo Sunak è stata votata in maniera unanime dai cinque principali giudici della Corte Suprema, confermando quindi la sentenza già emessa in Appello lo scorso mese di giugno, circa il fatto che non fosse stata effettuata una valutazione adeguata sulla sicurezza del Ruanda.
UK, CORTE SUPREMA BOCCIA RICHIESTA DELOCALIZZAZIONE MIGRANTI IN RUANDA: “FALLISCE IL PIANO DA 140 MILIONI DI STERLINE DI SUNAK”
Ovviamente la sentenza non vieta che i migranti possano essere inviati in un altro Paese, ma come detto sopra il piano migratorio del governo Uk con il Ruanda è decisamente fallito e lo ribadisce anche la BBC scrivendo: “Lascia a brandelli il piano da 140 milioni di sterline con il Ruanda e non è chiaro quali altre nazioni siano disposte a fare un accordo simile con il Regno Unito”.
“Il governo – si legge ancora – aveva sostenuto che il Ruanda aveva dato assicurazioni diplomatiche chiare e affidabili che chiunque fosse stato inviato lì dal Regno Unito sarebbe stato trattato in modo equo e umano. Ma in un intervento chiave l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ha affermato che il sistema di asilo del Ruanda è profondamente ingiusto e che i funzionari potrebbero rimandare i migranti nei paesi d’origine dove erano stati precedentemente perseguitati o torturati”.