Nel Regno Unito è stata “realizzata” la prima mucca che non inquina. Come riferisce l’agenzia AGI tramite il proprio portale, si chiama Hilda ed è una mucca speciale in quanto i suoi geni sono stati modificati di modo che la stessa “inquini” di meno, ovvero, emetta meno gas nocivi dalla sua bocca ma anche dal suo intestino. Questa mucca è stata modificata attraverso la fecondazione in vitro, e l’obiettivo è quello di produrre un bestiame che sia più green, rispettoso dell’ambiente. E’ noto e risaputo quanto gli allevamenti di bestiame emettano gas nocivi nell’atmosfera, di conseguenza Hilda rappresenta un piccolo step verso una possibile rivoluzione del settore.
Le mucche, come ricorda l’Agi, emettono una grande quantità di metano, arrivando a riscaldare l’atmosfera ben di più rispetto all’anidride carbonica, per un totale del 5 per cento di emissioni di gas serra a livello mondiale. Un danno ingente per l’ambiente ed è per questo che i ricercatori e gli scienziati di tutto il mondo stanno cercando di dare vita a dei progetti per ridurre questo impatto.
MUCCA GILDA CHE PRODUCE MENO METANO: LA PRIMA DELLA SUA SPECIE
Hilda potrebbe quindi aprire il campo a numerosi altre mucche della stessa specie, poco inquinanti e al momento rientra nel progetto Cool Cows. Come è stata creata? Si è partiti dagli ovuli della sua mamma mucca, che sono stati prima prelevati e poi fecondati attraverso lo sperma “donato” da alcuni tori che a loro volta sono stati selezionati in maniera apposita. In laboratorio si è quindi realizzato l’embrione e dopo di che è stato introdotto nella mamma di Hilda che dopo qualche mese ha partorito dando vita alla mucca geneticamente modificata.
Richard Dewhurst, uno degli studiosi che ha partecipato al progetto, ha ricordato come il consumo di prodotti derivanti dalle mucche continui a crescere ogni anno a livello globale, di conseguenza è fondamentale dare vita ad un allevamento che sia sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
MUCCA GILDA CHE PRODUCE MENO METANO: “EVENTO DI IMPORTANZA RILEVANTE”
Per lo stesso prof, si tratta di un evento di importanza rilevante per tutto il settore, ma come detto sopra è solo il primo step, visto che il progetto Cool Cows intende migliorare ulteriormente il proprio lavoro, selezionando delle mucche d’elite per quanto riguarda le emissioni di metano. Nel corso dei prossimi anni, quindi, nasceranno nuove manze di questa specie, con la possibilità quindi di dare vita a dei vitelli altamente efficienti. La mandria oggetto di studio è la Langhill e rappresenta una pioniera in questo campo visto che è dagli anni ’70 che è al centro di uno studio sulla genetica del bestiame, di conseguenza gli studiosi che hanno realizzato questo lavoro sono i migliori nel loro campo.
Secondo Rob Simmons, altro associato del progetto, è essenziale ottenere un miglioramento dal punto di vista delle sostenibilità del bestiame, di modo da poter continuare a fornire alle persone un cibo nutriente, ma che nel contempo non vada ad impattare troppo sull’ambiente, un problema quest’ultimo che è divenuto pregnante negli ultimi anni in numerosi settori.