Bufera in Gran Bretagna prima con la nuova legge anti migranti e successivamente con il caso del giornalista sportivo ed ex calciatore Gary Lineker, che dopo aver espresso la propria opinione in merito, criticando duramente le nuove norme sull’immigrazione in un post su Twitter, era stato sospeso dall’emittente BBC per aver violato le regole sull’imparzialità. Il Telegraph fa il punto della situazione, osservando come in realtà questo episodio segnerebbe in un certo senso la fine della tradizione liberale inglese. Se anche la BBC dimostra di non essere più neutrale come una volta invece veniva considerata, allora questo significa che si sta letteralmente sgretolando anche “l’ultimo pilastro della storica democrazia di centro sinistra” che per anni è stata protagonista della politica inglese.



Secondo il quotidiano infatti il problema è che l’emittente televisiva fino a qualche tempo fa rispecchiava le opinioni della maggioranza della popolazione, ora invece è passata a censurare chiunque non la pensi come l’attuale governo. Questo resta il sintomo di un inevitabile cambiamento che sta investendo tutto il paese e che dimostra come, forse,  non ci sia più spazio per le ideologie centriste e democratiche che caratterizzavano il partito laburista che ha avuto come simbolo Tony Blair.



BBC censura Lineker su legge migranti: fine della tv imparziale?

La BBC aveva censurato e sospeso dalla conduzione del programma tv, l’ex campione di calcio Gary Lineker, dopo che il giornalista e commentatore aveva accusato il governo di “voler imporre delle ideologie anni 30, paragonando di fatto l’attuale legge sull’immigrazione alle restrizioni dei nazisti. Da qui ne è scaturita una guerra che poi si è spostata sul piano politico. Il partito Laburista infatti aveva chiesto le dimissioni del presidente della BBC, mentre l’attuale primo ministro Rishi Sunak aveva inizialmente minimizzato l’episodio dicendo che si trattava di un problema interno che non doveva essere visto in chiave politica.



Dal suo partito conservatore però, erano stati in molti ad approvare la sospensione di Lineker. Il giornalista però nel frattempo è stato reintegrato, e l’annuncio è arrivato oggi direttamente dall’emittente che si è anche scusata pubblicamente per il gesto. Ma ora la stampa si chiede se sia finita davvero un’epoca, quando ancora la tv poteva essere considerata imparziale. O se magari questo significhi piuttosto che i giornalisti siano in qualche modo costretti a rispettare le opinioni del governo di maggioranza. Sicuramente la riflessione pubblica che emerge dopo questi episodi, come fa notare il Telegraph,  è che la Gran Bretagna non sarà più vista dagli altri paesi come un modello di libertà e di integrazione di varie culture come invece era considerata fino a poco tempo fa.