Visto che la polizia britannica sta pensando di continuare ad arrestare i rivoltosi di estrema destra e quanti con le loro proteste stanno seminando caos e panico nel Regno Unito, il governo ha deciso di scarcerare quanti più detenuti per liberare posti in cella. Il piano per i detenuti rilasciati prima sta facendo discutere, in primis appunto perché il mese prossimo un gran numero di detenuti sarà liberato in anticipo, in secondo luogo perché, in virtù di ciò, potrebbero essere arrestati altre centinaia di rivoltosi, di conseguenza l’emergenza sovraffollamento non verrà risolta.
Nel frattempo, la polizia in tutto il Regno Unito sta esaminando ore di filmati per identificare i responsabili delle violenze di massa nel Paese, arrivando finora a 1.100 arresti, che però hanno messo a dura prova le carceri già in crisi per il sovraffollamento. La situazione è così complessa che lunedì è scattata un’operazione di emergenza nell’Inghilterra settentrionale, prima di quella dei detenuti rilasciati prima: i rivoltosi sono stati trattenuti nelle celle della polizia fino al processo, perché le carceri sono quasi al limite della capienza.
Intanto, il governo ha deciso che centinaia di detenuti potranno essere liberati dal 10 settembre, perché hanno scontato il 40% della loro pena (anziché il 50%): in questo modo ci sarà posto per i rivoltosi Uk arrestati. Gli esperti, come evidenziato dall’Independent, temono però che la capacità guadagnata con il rilascio anticipato dei detenuti «evapori rapidamente» dopo le altre centinaia di arresti.
DETENUTI RILASCIATI PRIMA, ESCAMOTAGE DEL GOVERNO UK
Mark Fairhurst, presidente dell’Associazione degli agenti penitenziari (PCO), ha dichiarato che questa potrebbe essere l’occasione per stanare gli altri rivoltosi Uk dietro i disordini che si sono registrati nelle ultime settimane. «Se vuoi essere furbo, individui i rivoltosi, ma non li arresti fino all’11 settembre, poi li mandi in tribunale, ma sai che ci sono almeno 2.500 posti liberi in prigione. Quindi, basta rimandare gli arresti fino all’11 settembre», ha dichiarato al Mirror. Fairhurst ha promosso l’iniziativa del governo britannico che sta velocizzando i procedimenti giudiziari contro i rivoltosi, affermando che questo ha «sicuramente» impedito che la violenza degenerasse e ha scoraggiato altre rivolte.
Per quanto riguarda le scarcerazioni anticipate, pochi giorni dopo la vittoria dei laburisti alle elezioni, il ministro della Giustizia Shabana Mahmood aveva annunciato il piano per rilasciare i detenuti che hanno scontato il 40% della pena così da allentare la pressione, facendo scendere la soglia che di solito è al 50%, ma escludendo i condannati per reati sessuali, terrorismo, abusi domestici o alcuni reati violenti. Il programma SDS40 dovrebbe portare al rilascio di 5.500 detenuti nei mesi di settembre e ottobre.
RIVOLTOSI UK E SOVRAFFOLLAMENTO CARCERI, STARMER “DECISIONI DIFFICILI”
Il timore è che possano esserci anche rilasci su cauzione se non si trovano spazi in carcere, ma dal governo si insiste sul fatto che non sarà liberato nessuno che possa rappresentare un rischio per il pubblico. Alla domanda se le misure di emergenza rappresentino un rischio per la sicurezza pubblica, il premier britannico Keir Starmer ha affermato che il governo sta prendendo «decisioni davvero difficili, che nessuno vuole prendere» a causa di un «fallimento di base» da parte della precedente amministrazione conservatrice nel disporre di un numero sufficiente di posti in carcere.