Uk, l’annuncio del vice ministro Dominic Raab, che ha illustrato il nuovo piano di ospitalità per i migranti clandestini che intendono richiedere asilo in Gran Bretagna: “Acquisteremo ex navi da crociera per trasformarle in hotel per immigrati“. Ne è seguita una dura polemica, molti infatti sostengono che questa decisione potrebbe trasformare le imbarcazioni in vere e proprie “Prigioni galleggianti“. Nel progetto ci sono infatti i piani per l’acquisto di natanti privati compresi traghetti e chiatte in disuso, al fine di cambiarne la destinazione d’uso ufficiale da imbarcazioni ad alberghi, per sopperire alla mancanza di infrastrutture che il governo ha a disposizione per garantire l’ospitalità a chi varca il confine illegalmente.



Come fa notare un articolo pubblicato dal quotidiano The Guardian, però, nel frattempo questa decisione attende l’ufficialità al voto del parlamento e nei progetti del governo ci sarebbero anche altre strutture da usare sempre per finalità di ricollocamento di migranti. Comprese anche ex basi militari e un piano di riapertura di ex centri di dentenzione per immigrati ora chiusi.



Governo Uk acquisterà ex navi da crociera per trasformarle in “hotel” per migranti

La polemica sulle intenzioni del governo di Rishi Sunak in Gran Bretagna che ha affermato più volte di voler adottare una “linea dura” contro i richiedenti asilo che arrivano illegalmente nel paese prosegue, anche in merito al progetto navi da crociera da trasformare in hotel. La differente destinazione d’uso, potrebbe aggirare l’accusa internazionale che era già arrivata con l’annuncio del vice ministro, di violare i diritti umani trasformando di fatto le imbarcazioni in centri di detenzione simili a prigioni galleggianti.



Il ministro aveva anche dichiarato nell’occasione, rispondendo alle accuse, che questo metodo potrebbe essere d’esempio come deterrente per bloccare nuovi arrivi di migranti. Ma le critiche sono arrivate anche dai sostenitori di questa nuova politica anti clandestini. Dalle stime fatte sembrerebbe infatti che la soluzione navi potrebbe risultare molto più costosa di quanto sia ora pagare con i soldi pubblici per le strutture di ospitalità già esistenti. In base ai calcoli, pubblicati anche nell’articolo del Guardian, i soldi dei contribuenti attualmente utilizzati ammontano a 6,2 milioni di sterline al giorno solo per garantire alloggio ai migranti.