Il ministro della salute britannico, Wes Streeting, ha annunciato che il divieto di somministrare bloccanti pubertà ai minori di 18 anni, che hanno dei dubbi in merito alla propria identità di genere, sarà permanente. Lo scorso mese di maggio si era parlato di un divieto solo temporaneo, ma a distanza di circa 7 mesi da quella data, si è deciso di trasformarlo a temo indeterminato in tutto il Regno Unito. Una decisione che, come riferisce la BBC attraverso il proprio portale online, è giunta dopo il parere della Commissione per i medicinali per uso umano, che ha definito uno “scandalo”, l’utilizzo dei bloccanti della pubertà.
Secondo gli esperti, infatti, prescrivere questi farmaci ai bambini per la disforia di genere rappresenta un “rischio inaccettabile per la sicurezza”. Si tratta ovviamente di una decisione che ha spaccato in due l’opinione pubblica, con i favorevoli che hanno elogiato l’integrità del ministro Streeting, mentre i contrari hanno parlato di “discriminazione”. La decisione del governo Uk è giunta dopo che si è accertato che la procedura per ottenere i bloccanti della pubertà fosse troppo blanda.
BLOCCANTI PUBERTÀ AI MINORI VIETATI: COSA È SUCCESSO NEL 2024
In poche parole il trattamento veniva prescritto a dei bambini dopo che si compilava un modulo online e senza nemmeno aver ricevuto una consulenza da parte di un medico specialista. Una prescrizione quindi troppo leggera, e che ha obbligato l’esecutivo a intervenire.
La nuova decisione giunge dopo un percorso che era cominciata ad inizio 2024 con una revisione da parte dell’autorevole pediatra Dott.ssa Hilary Cass, sui servizi di assistenza di genere per i bambini, evidenziando come non vi fossero prove in merito all’efficacia di questi trattamenti Dopo di che a marzo il sistema sanitario nazionale aveva deciso che i bloccanti della pubertà non avrebbero più rappresentato il trattamento di routine per i bimbi con disforia di genere. Infine, lo scorso maggio, le regole sono state ulteriormente inasprite, come detto sopra, intervenendo con un divieto d’emergenza.