Alcuni università UK hanno recentemente annunciato che il prossimo anno accademico istituiranno degli alloggi separati destinati esclusivamente agli studenti LGBT. Ad offirire questo particolare servizio saranno gli atenei di Sheffield, Cardiff, Bristol, Bath, Southampton, Southampton Solent ed Essex, secondo le quali si tratta di una scelta utile a garantire agli studenti che non sono eterosessuali la sicurezza dagli attacchi “omofobi, bifobici e transfobici” da parte dei loro coinquilini. In seguito all’annuncio, però, per quanto la decisione possa apparire mossa da ragioni nobili, sono subito scattate pesanti critiche da parte di diversi commentatori negli UK, tra cui alcune associazioni che si battano per i pari diritti tra le persone LBGT e quelle etero.
Le critiche alle università UK che hanno proposto gli alloggi LGBT
Insomma, dal prossimo anno accademico, centinaia di studenti LGBT negli UK potranno contare su alloggi separati ed interamente dedicati alla loro comunità. Le decisione, mossa dalla ragione di evitare omofobia, sarebbe stata, però, accolta da pesanti critiche, che lamentano a vario titolo il fatto che in realtà si finirà per discriminarli ulteriormente, creando anche disagi per gli studenti eterosessuali. Secondo l’università di Sheffield, interpellata dal Times, invece, risponderebbe al diretto feedback fornito dagli studenti.
Tornando alle critiche, però, la LGB Alliance ha lamentato come la decisione delle università UK priverebbe gli studenti LGBT della possibilità di “imparare a vivere a fianco di persone provenienti da contesti diversi e con prospettive diverse è una delle lezioni più importanti dell’università. Le reti studentesche di LGB Alliance ci dicono che queste idee sciocche sono ampiamente considerate paternalistiche”. Secondo Chris McGovern, della Campagna per un’istruzione reale, invece, la scelta delle università UK “probabilmente creerà divisione e risentimento all’interno delle comunità studentesche. Qualsiasi restrizione alla mescolanza tra studenti di diversa provenienza e orientamento è una ricetta per la disintegrazione sociale. Non giova a nessuno, per quanto abbia buona intenzioni”. Altri attivisti, invece, hanno lamentato come questo tipo di limitazioni metterà in pericolo il diritto abitativo degli studenti etero, soprattutto perché i posti letto non occupato negli alloggi dedicati, non verranno destinati a nessuno.