In Inghilterra la nuova variante AY42 (che è una sotto variante della Delta e viene per questo comunemente chiamata anche Delta plus) del Covid-19 continua a diffondersi: al momento rappresenta un caso su 10 di positività. Gli esperti hanno iniziato a studiarla a settembre scorso, quando è comparsa per la prima volta, poiché credevano che potesse essere la causa del nuovo aumento del numero dei contagi. La sua crescita, ad oggi, è stata del 2,8%. Essa, tuttavia, non desta particolare preoccupazione, in quanto seppure più contagiosa sembra anche essere meno asintomatica: soltanto il 33% dei positivi manifesta i sintomi classici del virus.
Uno studio condotto da un gruppo di ricerca React-1 dell’Imperial College di Londra e dell’azienda della sanità pubblica britannica Uk Health Security Agency, secondo quanto ricostruisce l’HuffingtonPost, è giunto a questi risultati in virtù dell’analisi di alcuni test effettuati tra il 19 ottobre e il 5 novembre su circa 100 mila persone residenti nel Regno Unito. Di esse l’11,8% era stato contagiato dalla variante. La maggior parte, tuttavia, non presentava febbre, tosse e perdita o alterazione del gusto o dell’olfatto.
Uk, nuova variante Covid AY.4.2: crescita al 2,8%. Il parere degli esperti
La nuova variante Covid AY.4.2 pare avere ereditato dalla Delta la contagiosità, ma c’è una nota positiva, ovvero che “sembra essere meno sintomatica”. Lo ha detto il professor Paul Elliott, direttore del programma React. Non è chiaro agli esperti, tuttavia, quale impatto la mutazione potrebbe avere sull’andamento della pandemia. “Il fatto che sia meno sintomatica, comporta anche che meno persone infette da questa variante si sottopongano ai tamponi, quindi non riusciamo a rintracciarla”, ha sottolineato la professoressa e ricercatrice Christl Donnelly.
La UK Health Security Agency, secondo quanto riporta HuffingtonPost, ha dichiarato la AY.4.2 una “variante sotto inchiesta” il 20 ottobre scorso. Ciò, ad ogni modo, non vuol dire che essa sia da ritenere pericolosa. Gli esperti finora allontanano gli allarmismi e proseguono con i loro studi. I primi risultati appaiono favorevoli alle sorti della popolazione.