Uk, prosegue il caos scatenato dalle proteste anti islam scoppiate nei giorni scorsi dopo la diffusione di false notizie sul caso degli omicidi di Southport. Più di 428 persone sono state arrestate dal weekend ad oggi dopo i violenti scontri con la polizia ma anche con altri manifestanti antirazzisti che erano scesi in strada a protestare a loro volta contro l’intolleranza dei gruppi di estrema destra. Una situazione che si sta aggravando coinvolgendo sempre più città e provocando numerosi incidenti. La rivolta contro l’immigrazione ha provocato disordini urbani con centri islamici e moschee date alle fiamme, alberghi per rifugiati presi d’assalto e aggressioni alle forze dell’ordine con pietre e lattine di birra.
Per calmare la situazione il governo sta valutando seri provvedimenti tra i quali anche l’invio dell’esercito. Scotland Yard ha dichiarato che non ci saranno sconti nei confronti di chi manifesta odio razziale e prevarrà la linea dura della legge con la quale i violenti si dovranno confrontare, anche se colpevoli solo di aver diffuso messaggi di intolleranza online ed aver incitato i raid xenofobi. Il primo ministro Keir Starmer accusando in particolare alcuni esponenti di estrema destra, ha dichiarato: “Chi fomenta i disordini online e fuori dal web sentirà tutta la forza della legge“.
Proteste anti islam in Uk, Scotland Yard invia 6000 nuovi agenti, Imam di Liverpool invita i contromanifestanti a non fomentare gli scontri
I violenti scontri in Uk scoppiati durante le proteste anti islam stanno coinvolgendo ogni giorno nuove città. La folla, fomentata da slogan come: “Rivogliamo indietro il nostro Paese“, ha preso di mira moschee e alberghi per rifugiati appiccando incendi e attaccando poi anche alcune stazioni di Polizia. Il governo e la polizia hanno accusato i gruppi di estrema destra per aver diffuso fake news online in merito agli omicidi di Southport dicendo che erano stati compiuti da un immigrato musulmano, che hanno poi scatenato le violenze. Da questa mattina 6000 nuovi agenti saranno impegnati a scendere in campo per contrastare le manifestazioni già programmate e come ha annunciato Scoltland Yard ci saranno durissimi provvedimenti nei confronti di chi commette reati di ordine pubblico e incitamento all’odio razziale.
La moschea di Liverpool, una delle più importanti del Regno Unito, è stata costretta a chiudere. L’imam Adam Kelwick, ha invitato tutti i fedeli a prendere le dovute precauzioni, facendo appello ai manifestanti per un dialogo costruttivo, tuttavia ha affermato intervistato dal The Guardian: “Temo che il peggio debba ancora arrivare” e ha inoltre colto l’occasione per avvertire i manifestanti antirazzisti, che comprendono le frange più estreme di antifascisti e anarchici che intervenuti nelle proteste contro l’estrema destra a non contribuire agli scontri sottolineando: “Se reagisci alla violenza con la violenza e al crimine con il crimine, allora sei un criminale violento, proprio come le persone di cui ti stai lamentando“.