Uk, dopo il caos delle manifestazioni e rivolte partite dai gruppi di estrema destra contro gli immigrati, provocato principalmente dalla diffusione di fake news online in merito agli omicidi di Southport, il Ministro dell’istruzione ha annunciato una riforma di revisione dei programmi scolastici delle elementari. Una misura che andrà a contrastare la disinformazione sui social e sul web, fornendo ai bambini, già a partire dai 5 anni di età, gli strumenti per sviluppare il pensiero critico e riconoscere i contenuti che possono essere pericolosi come ad esempio le teorie cospirazioniste o estremiste.



Come ha sottolineato il quotidiano The Telegraph, citando fonti di governo, alcuni funzionari del Ministero hanno dichiarato che i disordini scoppiati nei giorni scorsi hanno messo in luce il problema di ragazzini che vengono coinvolti in spazi online poco sicuri, nei quali circolano tesi fuorvianti, e che il problema che deve essere affrontato con urgenza. Per questo le lezioni di molte materie verranno integrate con analisi di articoli, giornali e siti che permetteranno agli studenti di capire come sono strutturate le fake news e come funziona la diffusione di disinformazione online, andando a comparare le varie fonti.



Uk, lotta alla disinformazione online, riforma programma scuola elementare: i bambini impareranno a riconoscere le fake news

Il Ministero dell’Istruzione in Uk ha dichiarato guerra alla disinformazione e alle fake news, responsabili di aver provocato i disordini anti migranti scoppiati nei giorni scorsi e ha annunciato una riforma dei programmi della scuola elementare, che inserirà tra le materie anche l’analisi delle notizie e la comparazione delle fonti, per fare aumentare lo sviluppo del pensiero critico nei bambini. Come ha dichiarato il capo del dipartimento educazione Becky Francis al quotidiano The Telegraph: “La scuola primaria e secondaria attualmente non riesce a preparare sufficientemente i nostri bambini al lavoro e alla vita“, “Per questo”, ha aggiunto: “Ci impegneremo a considerare l’idea di “integrare” le capacità di pensiero critico nelle lezioni di molte materie, con l’obiettivo di insegnare ai bambini come individuare e rifiutare i contenuti estremisti“.



Il ministro Bridget Phillipson ha confermato il progetto di riforma, che partirà già con l’avvio del nuovo anno a settembre: “È più importante che mai fornire ai giovani le conoscenze e le competenze per essere in grado di mettere in discussione ciò che vedono online”. E ha concluso dicendo: “Ecco perché la revisione del nostro curriculum svilupperà piani per integrare competenze critiche nelle lezioni, per armare i nostri bambini contro la disinformazione, le fake news e le putride teorie cospirative che dilagano sui social media“.