Uk, esplode la protesta degli studenti in tutte le scuole del paese. Inizialmente partita da un istituto superiore di Rainford, nel quale ad alcune ragazze sarebbe stata misurata dai professori la lunghezza delle gonne indossate, giudicata troppo corta. Il giorno dopo gli studenti maschi si sono presentati a lezione indossando la gonna in solidarietà alle loro compagne. I video sono subito diventati virali, ed ora grazie anche all’algoritmo del social che collega tutti i contenuto dello stesso tipo, le stesse manifestazioni si stanno verificando in altri istituti della Gran Bretagna.



La battaglia per l’uguaglianza e l’inclusività partita da una classse si sta quindi diffondendo, unendosi alle altre proteste dei giorni scorsi in altre scuole, nate proprio per dissentire dall’imposizione di una divisa unica, e le immagini sui social si sono in poco tempo moltiplicate arrivando a superare quota otto milioni di visualizzazioni. Come fa notare anche l’esperto di comunicazione Chris Stokel-Walker, sul quotidiano Daily Mail, la colpa è soprattutto del funzionamento di TikTok che permette di mostrare agli utenti i contenuti in base ai propri interessi ma anche in base ai più recenti video guardati.



Proteste in scuole UK: il pericoloso “effetto domino” di TikTok

Dai video su TikTok delle proteste partite dalla scuola superiore di Rainford, sono state sollevate alcune preoccupazioni in merito alla pericolosità del diffondere contenuti in poco tempo arrivando a coprire un pubblico globale. Il social cinese TikTok infatti deve la sua popolarità all’algoritmo che si focalizza sui video guardati e sugli interessi individuali, piuttosto che puntare a costruire relazioni tra utenti come, ad esempio, ne è lo scopo su altre piattaforme come Facebook e Instagram. L’esperto sottolinea che questo potrebbe distogliere facilmente l’attenzione degli studenti da altri temi importanti, arrivando a voler imitare gli altri per cercare di ottenere la stessa popolarità.



Nelle immagini di Rainford, si vedono ragazzine in lacrime che si lamentano del fatto che un loro professore, un 50enne, avrebbe misurato le loro gonne sostenendo che fossero troppo corte. dalla battaglia per la solidarietà  a difesa del “mostrare le gambe” ne è scaturita però una vera e propria rivolta che dalle immagini ricorda una sommossa di carcerati. Se questo inizalmente era solo un caso isolato, ora tanti altri studenti stanno mettendo in atto le stesse proteste lasciando le scuole inglesi nel caos. Molti alunni si vantano sui social di essere stati sospesi, e in tutto questo si sembra aver perso l’idea di libertà che era alla base delle manifestazioni diventando piuttosto una pericolosa emulazione creando un “effetto domino” in una gara di visualizzazioni.