Per il caso delle oltre cento scuole chiuse perché a rischio crollo in Gran Bretagna finisce sul banco degli imputati per l’opinione pubblica il primo ministro Rishi Sunak. Lunedì è finito al centro dello scandalo con l’accusa di aver ignorato il “rischio critico” per le scuole, mentre tra i Tory va in scena un “farsesco” scaricabarile. Sunak è stato costretto a smentire le affermazioni di un ex alto funzionario, secondo cui avrebbe ignorato gli avvertimenti su un “rischio critico per la vita” tagliando i fondi per la riparazione delle scuole quando era ancora cancelliere. Si tratta di Jonathan Slater, ex alto funzionario del Dipartimento per l’Istruzione (DfE), il quale ha rivelato che i funzionari erano consapevoli della necessità di ricostruire tra le 300 e le 400 scuole all’anno mentre Sunak era al Tesoro dal 2019 al 2022.
Alla BBC Slater ha raccontato la sua “frustrazione” quando il Tesoro riferì che avrebbe fornito fondi solo per 100 scuole all’anno, prima di essere ulteriormente tagliato da Sunak nel 2021 a sole 50 scuole all’anno. L’ex segretario permanente si è detto “assolutamente stupito della decisione presa dal cancelliere“. Alla richiesta di specificare chi fosse il cancelliere, ha risposto: “Rishi Sunak“. Ma il primo ministro ha smentito che si sia trattato di un taglio, precisando che il finanziamento delle riparazioni per 50 scuole all’anno è “completamente in linea con quello che abbiamo sempre fatto“.
IL CLAMOROSO SFOGO DI GILLIAN KEEGAN
La giornata di Rishi Sunak è peggiorata con il clamoroso sfogo della segretaria all’Istruzione Gillian Keegan, ripresa mentre esprimeva le sue frustrazioni a margine di un’intervista con ITV News. Infatti, ha dichiarato che altri erano “seduti sul loro cu*o” durante la crisi e che lei aveva fatto un “ottimo lavoro“, salvo poi precisare che non si riferiva ai colleghi Tory. Ha anche difeso il fatto di essere andata in vacanza nel periodo precedente la crisi: “Sono tornata subito. Beh, in realtà ho dovuto aspettare un giorno a causa di un problema di controllo del traffico aereo“. Ma la situazione è a dir poco incandescente in Gran Bretagna. Alti parlamentari del partito hanno riferito all’Independent che Sunak avrebbe dovuto trovare “nuovi fondi” per le riparazioni delle scuole. Per un alto deputato Tory era “inevitabile” che Sunak e il cancelliere Jeremy Hunt dovessero impegnare nuovi fondi per far uscire il partito dalla crisi. Un altro deputato di spicco dei Tory, ex ministro del governo, ha dichiarato all’Independent: “Se saranno necessari nuovi fondi, allora bisognerà farlo“.
LABURISTI, LIBERALDEMOCRATICI E SCUOLE ALL’ATTACCO
Nel frattempo, i laburisti hanno avviato una campagna social contro i conservatori. “La scuola di vostro figlio sta letteralmente crollando e i conservatori vogliono che li ringraziate per questo“, hanno twittato. Attacchi arrivano anche dai liberaldemocratici, il cui leader Ed Davey ha dichiarato: “È sconcertante che nello stesso bilancio in cui ha tagliato le tasse alle banche, Sunak non sia riuscito a trovare i fondi necessari per riparare urgentemente le scuole fatiscenti“. Geoff Barton, segretario generale dell’Association of School and College Leaders, ha dichiarato all’Independent che il primo ministro britannico Rishi Sunak non ha chiarito le questioni relative ai finanziamenti: “Non si tratta di stabilire se 50 scuole all’anno siano in linea con la spesa precedente. Si tratta di rispondere sulle informazioni fornite da Slater, secondo cui il Tesoro si sarebbe rifiutato di finanziare il numero di progetti di ricostruzione delle scuole identificati come necessari dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, nonostante le prove di un rischio critico per la vita“.