Colta l’eredità di Boris Johnson, Liz Truss ha mosso i primi passi da primo ministro della Gran Bretagna. L’ex titolare degli Esteri ha ingranato la quinta: un pacchetto di aiuti da oltre 150 miliardi di sterline. Uno dei provvedimenti più importanti riguarda i rincari: congelati gli aumenti delle bollette per i prossimi due anni.



Entrando nel dettaglio del provvedimento, la Truss ha bloccato fino al 2024 il costo massimo delle bollette per le famiglie a 2.500 sterline l’anno. Una misura che consentirà a ogni nucleo di risparmiare circa 1.000 sterline l’anno: “Questo è il momento di essere coraggiosi. Stiamo affrontando una crisi dell’energia globale e non ci sono opzioni gratuite”, le sue parole nel corso di un intervento ai Comuni. Ricordiamo che questa misura si aggiunge al bonus da 400 sterline a famiglie già erogato dal governo su iniziativa di Rishi Sunak.



TRUSS, IL PIANO CONTRO I RINCARI

Numerosi gli annunci della neo premier Truss. Nel corso del suo intervento alla Camera dei Comuni, ha spiegato che il Regno Unito intende diventare un esportatore netto di energia entro il 2040. L’obiettivo è quello di arrivare a “zero emissioni”, mentre per centrare lo scopo di esportare energia si punterà sulla fratturazione idraulica, sull’espansione delle centrali nucleari e sulla produzione delle rinnovabili. La Truss ha annunciato una revisione della normativa in materia energetica. “Vogliamo un nuovo approccio che risponda alle esigenze di fornitura e affidabilità per il lungo periodo”. “E’ il momento di essere audaci”, il monito dell’erede di BoJo: “Siamo di fronte a una crisi energetica globale e non ci sono opzioni a costo zero”. La premier Uk, inoltre, ha confermato che non verrà introdotta una tassa sui profitti in eccesso delle compagnie energetiche: “Non introdurremo la tassa richiesta dal leader dell’opposizione, un’iniziativa del genere andrebbe contro l’interesse nazionale”.

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