La Gran Bretagna viola il diritto internazionale per i suoi livelli di povertà, sostiene l’Onu. Olivier De Schutter, relatore speciale delle Nazioni Unite per la povertà estrema e i diritti umani, ha definito «semplicemente inaccettabili», motivo per il quale nella visita che effettuerà in settimana solleciterà i ministri britannici ad aumentare la spesa per il welfare. Come riportato dal Guardian, De Schutter ha citato una ricerca che mostra come i pagamenti del credito universale di 85 sterline a settimana per gli adulti single sopra i 25 anni sono «grossolanamente insufficienti». Inoltre, ha descritto il principale sistema di welfare Uk come «un secchio che perde».



Non si tratta di una critica inedita. Cinque anni fa il predecessore, Philip Alston, aveva fatto infuriare il governo conservatore accusandolo di «immiserimento sistematico di una parte significativa della popolazione britannica». Ora il legale belga rischia di infiammare nuovamente le tensioni, visto che ritiene che «le cose siano peggiorate». Infatti, ha citato anche il suo predecessore: «I segnali di allarme lanciati da Philip Alston cinque anni fa non sono stati colti. C’è un enorme divario, sempre più preoccupante, tra i tipi di indicatori che il governo sceglie per valutare i suoi progressi e l’esperienza vissuta delle persone che vivono in povertà». Il governo Uk si difende spiegando di non aver violato il diritto internazionale, aggiungendo che la povertà assoluta è diminuita da quando i conservatori sono al potere e che sta aiutando migliaia di persone a trovare lavoro.



“UN QUINTO DELLA POPOLAZIONE A RISCHIO POVERTA'”

«È semplicemente inaccettabile che più di un quinto della popolazione di un Paese ricco come il Regno Unito sia oggi a rischio di povertà», ha dichiarato Olivier De Schutter, in riferimento ai dati governativi che mostrano come 14,4 milioni di persone abbiano vissuto in condizioni di povertà relativa nel 2021/22, un milione in più rispetto all’anno precedente. «Le politiche in atto non funzionano o non proteggono le persone in povertà, e bisogna fare molto di più perché queste persone siano protette». De Schutter, come riportato dal Guardian, ha ricordato che la Gran Bretagna ha firmato un patto internazionale che prevede l’obbligo di fornire un livello di protezione sociale che garantisca un adeguato tenore di vita, spiegando che questo patto è stato violato, con i pagamenti del welfare che sono in ritardo rispetto ai costi per le persone più povere.



«Se si considerano i prezzi degli alloggi, dell’elettricità, gli altissimi livelli di inflazione dei generi alimentari negli ultimi due anni, credo che le 85 sterline a settimana per gli adulti siano troppo basse per proteggere le persone dalla povertà, e questo viola l’articolo nove del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali. Questo è ciò che dice la legge sui diritti umani», ha aggiunto Olivier De Schutter. Pertanto, l’aumento del credito universale sarebbe «il passo più importante che il Regno Unito potrebbe compiere per rispettare i suoi obblighi internazionali».

LA REPLICA DEL GOVERNO UK

«Siamo impegnati a proteggere i più vulnerabili e nel 2021-22 ci saranno 1,7 milioni di persone in povertà assoluta al netto delle spese abitative in meno rispetto al 2009/10», ha dichiarato un portavoce del governo della Gran Bretagna, come riportato dal Guardian. «Le famiglie hanno un reddito migliore di almeno 6.000 sterline all’anno se lavorano a tempo pieno rispetto a quelle che non lavorano e ricevono sussidi, e dal 2010 ci sono quasi 700.000 bambini in meno che crescono in famiglie senza lavoro, trasformando le loro opportunità di vita».

La povertà assoluta è fissata in termini reali, invece la povertà relativa misura i redditi familiari inferiori al 60% della media di quell’anno. «Per aiutare un maggior numero di persone a uscire dalla povertà attraverso il lavoro, stiamo investendo 3,5 miliardi di sterline per aiutare migliaia di persone a trovare lavoro e a far crescere l’economia, mentre riduciamo l’inflazione, e ci siamo impegnati ad aumentare il salario di sussistenza nazionale», ha aggiunto il portavoce del governo Uk.