Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, ha negato di conoscere il principe Andrea, terzogenito della regina Elisabetta travolto dallo scandalo Epstein. Lo ha confessato a Londra, dove lo stesso tycoon si trova per i 70 anni della Nato, l’Alleanza Atlantica fra gli stati occidentali dell’Europa e gli Stati Uniti. Peccato però che il quotidiano a stelle e strisce, “Usa Today”, abbia pressoché immediatamente smentito il numero uno d’oltre oceano, pubblicando un’immagine dello scorso giugno, in cui si vedono appunto i due, Trump e Andrea, mentre si trovano assieme a Westminster. Sempre “Usa Today” ha pubblicato un’altra immagine del commander in chief in compagnia del duca di York, risalente al 2000, nel resort Mar-a-Lago in Florida, assieme anche ad Epstein. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, valanga Rigopiano: 22 archiviati
Il gip di Pescara ha disposto ben 22 archiviazioni nella maxi inchiesta sulla tragedia avvenuta all’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara): era il gennaio del 2017 quando a seguito di un’eccezionale ondata di maltempo e neve oltre a continue scosse di terremoto nell’area del Centro Italia, una valanga si staccò dalla montagna travolgendo il resort-paradiso per le vacanze invernali. Ci furono 29 morti con notevoli ritardi nei soccorsi per mancanza di solerzia e in alcuni casi anche per sottovalutazione del problema; escono dall’inchiesta, tra gli altri, anche gli ex Governatori dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso, Ottaviano Del Turco e Gianni Chiosi, indagati fino ad oggi nell’inchiesta “madre” sulla tragedia di Rigopiano. Alla richiesta del pm si erano opposti tutti i familiari delle vittime, ma il gip ha respinto ora le loro istanze: «Non si ritiene che gli elementi investigativi indicati negli atti di opposizione (in quanto irrilevanti) possano incidere sulle risultanze investigative, precise ed esaustive, raccolte dal pm, non potendo sminuire le considerazioni da questi assunte nella richiesta di archiviazione e condivise da questo giudice. Pertanto può affermarsi che le risultanze investigative non permettono di sostenere l’accusa in giudizio», spiega il gip disponendo le 22 archiviazioni. La primissima reazione arriva da un papà di una vittima appena uscito dal Tribunale (quell’Alessio Feniello già multato dopo aver violato i sigilli per portare i fiori sul luogo della tragedia): «Alla fine la colpa sarà di chi stava in hotel, di chi lavorava a Rigopiano e di chi è andato in vacanza. Il giudice ha accolto la richiesta di archiviazione nei confronti dei funzionari della Regione e dei personaggi che ci hanno fatto credere che Stefano era vivo, uccidendolo due volte. L’archiviazione è un colpo che fa molto male. Per quanto riguarda me e la mia famiglia non ho parole, mi sento preso in giro dalla giustizia». (agg. di Niccolò Magnani)
BRESCIA, MORTA 18ENNE PER MENINGITE
Ultime notizie: una studentessa di 19 anni di Villongo (Bergamo) è morta oggi a causa di una meningite. La giovane ieri pomeriggio si trovava a Brescia, presso l’Università Cattolica, quando ha iniziato a sentirsi poco bene. Un amico l’ha accompagnata al Pronto soccorso degli Spedali Civili di Brescia: la diciannovenne aveva la febbre molto alta, ma inizialmente le sue condizioni non apparivano gravi. Nella notte, però, il suo quadro clinico è peggiorato fino a precipitare e stamattina la ragazza è morta. La Regione Lombardia invita a evitare allarmismi e informa che sono in atto gli accertamenti per individuare il ceppo di riferimento. L’assessore al Welfare, Giulio Gallera, come riportato da “Il Giorno”, ha dichiarato: “Abbiamo attivato, attraverso le Ats competenti la profilassi antibiotica precauzionale nei confronti dei familiari, di 90 studenti universitari dell’università Cattolica di Brescia e delle persone che sono state a contatto con la ragazza nei giorni scorsi. Non c’è nessun allarme. La meningite non viene trasmessa per semplice contatto diretto o tramite la presenza nella stessa stanza”. (agg. di Dario D’Angelo)
NATO, TRUMP CONTRO FRANCIA E ITALIA
Le dichiarazioni alla vigilia del vertice Nato in corso a Londra del Presidente Emmanuel Macron hanno alzato un polverone simile solo alla replica del Presidente Usa Donald Trump: il n.1 dell’Eliseo aveva definito l’Alleanza Atlantica in «stato di morte celebrale» e tanto Trump quanto il generale della Nato Jens Stoltenberg non ci stanno. «Penso che sia stato molto offensivo. Sono rimasto molto sorpreso, è stato irrispettoso», ha attaccato Trump arrivando a Londra prima del bilaterale con Boris Johnson, minacciando altri provvedimenti sui dazi contro quei Paesi che, secondo gli Usa, non fanno abbastanza per il costo di gestione della Nato. Su tutti, il dito puntato di Trump è contro Francia e Italia, riunendo la polemica tanto sulla Nato quanto sulla Web Digital Tax: «dazi al 100% sule esportazioni» è la pistola alla tempia lanciata dal n.1 della Casa Bianca contro Macron e Conte. Nel frattempo è caos Nato anche con la Turchia che minaccia il veto per la difesa di Polonia e Paesi Baltici se gli Alleati atlantici non riconosceranno come terroriste le milizie curdo-siriane Ypg: lo ha ribadito oggi il Presidente Erdogan arrivando a Londra.
ARRESTATO SINDACO DI TRIORA
E’ stato arrestato il sindaco del comune di Triora, provincia di Imperia (Liguria). Stando a quanto riferito dall’agenzia Adnkronos, il primo cittadino dell’imperiese, Massimo Di Fazio, è accusato di utilizzo illegale di armi e di bracconaggio, e le autorità hanno eseguito una misura cautelare nei suoi confronti, al termine di un’indagine portata avanti dalla polizia postale. In base a quanto emerso, sempre riportato dall’edizione online della suddetta agenzia, Di Fazio avrebbe partecipato a delle battute di caccia clandestine, nonostante nel 2010 lo stesso avesse già subito la revoca del permesso di caccia, a seguito di un’altra inchiesta. La sua abitazione è stata perquisita dalle forze dell’ordine nelle scorse ore, ma al suo interno non sarebbe stata rinvenuta alcuna arma. Sono attesi aggiornamenti e chiarimenti nelle prossime ore. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie Alitalia: prestito ponte da 400 ml
Ultime notizie: sembra essere un prestito ponte di 400 milioni di euro l’unica soluzione per salvare Alitalia. Ne è convinto Luigi Di Maio, il ministro degli esteri che si è detto concorde a questo decreto senza trascurare un’azione legale contro le responsabilità dei singoli amministratori. Secondo il ministro Patuanelli tale prestito è reso necessario per l’assenza della cordata tra FS Delta e la compagnia Ulitalia. Sul prestito è intervenuta Margrethe Vestager, commissaria alla Concorrenza, precisando che la compagnia aerea svolgerà regolarmente il suo lavoro utilizzando il danaro pubblico in amministrazione straordinaria. Con il decreto approvato si consentirebbe ai commissari straordinari di risolvere il problema liquidità che attualmente è di soli 315 milioni, un importo che attualmente è destinato a diminuire per la perdita di 1 milione di euro al giorno. La manovra del prestito terrebbe in vita la compagnia Alitalia in assenza di acquirenti, nonostante le numerose proroghe pendenti per agevolare le offerte. Secondo una recente indagine l’importo corrisposto dallo Stato alla compagnia aerea negli ultimi 40 anni è superiore a 10 miliardi di euro.
ULTIME NOTIZIE, DELITTO SACCHI: SEQUESTRATO IL CELLULARE DI ANASTASIYA
Anastasiya verrà interrogata in data 4 dicembre dal giudice per le indagini preliminari Costantino De Robbio. La donna è indagata per il presunto tentativo di acquisto della droga costata la vita al fidanzato Luca Sacchi. In data 3 dicembre verranno interrogati Giovanni Princi e Marcello De Propis. Secondo le indagini espletate dagli investigatori Princi e Anastasiya avrebbero avviato le trattative con i pusher per l’acquisto delle sostanze stupefacenti. Le indagini si stanno concentrando su di un eventuale finanziatore, anche se non si ha la certezza della sua esistenza. Anastasiya non avrebbe fornito a poche ore dall’evento delittuoso alcun aiuto per le indagini. Per il PM è chiaro l’intento di Princi e Anastasiya di celare il coinvolgimento e l’amicizia con il mondo criminale della droga.
ULTIME NOTIZIE, LONDRA DOPO L’ATTENTATO
Torna alla normalità la vita a Londra dopo l’attentato che ha sconvolto la routine della City venerdì scorso. I pedoni ed i mezzi di trasporto possono ora tornare ad attraversare il London Bridge nonostante gli investigatori non abbiano sospeso le ricerche. Non si sa ancora se l’episodio delittuoso sia stato un caso isolato o meno. Sono state identificate invece le due vittime uccise con un coltello in data 29 novembre: una è Saskia Jones, di anni 23, studentessa presso l’ateneo di Cambridge e l’altro è Jack Merritt, di anni 25, laureato a Cambridge. Il ponte continua ad essere controllato dalle forze speciali londinesi.