Aumentano i casi di coronavirus in Cina. Nelle ultime ore il ministero della salute cinese ha comunicato 57 nuovi infetti da covid, un dato basso che però sta facendo preoccupare e non poco le autorità locali. Basti pensare che queste cifre non si raggiungevano da due mesi in Cina, e di conseguenza il governo teme una seconda ondata. Il ministero della salute ha fatto sapere che dei 57 nuovi casi, 36 sono infezioni locali registrate a Pechino, dove ben 11 aree residenziali sono state messe in lockdown immediatamente dopo la diffusione della notizia. Ancora una volta il virus sarebbe stato trasmesso in un mercato locale, anche se al momento non vi è alcuna ufficialità a riguardo. Numeri ben più preoccupanti quelli che si sono registrati in Pakistan, dove i casi da covid-19 sono aumentati di 6.825 unità rispetto alla precedente comunicazione. E’ il terzo giorno consecutivo che in quella zona del mondo gli infetti superano quota 6.000, per un totale di infezioni da inizio epidemia pari a 139.230. Le vittime totali sono invece 2.632, +81. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



Ultime notizie coronavirus oggi: nuovo focolaio a Pechino

Ultime notizie Coronavirus, torna la paura in Cina: un nuovo focolaio collegato al mercato della carne di Xinfadi, è stato scoperto a Pechino. Venerdì le autorità sanitarie della capitale cinese hanno il primo caso di infezione dopo quasi due mesi di contagi locali assenti. Le indagine epidemiologiche messe prontamente in atto dalla Repubblica Popolare hanno però accertato la presenza di decine di casi. L’Impero del Centro, per evitare la diffusione di una seconda ondata, ha imposto severe misure di contenimento. Gli esercizi non essenziali sono stati chiusi. Undici complessi residenziali vicini al mercato, le scuole e asili sono stati isolati. Secondo quanto riportato dal Global Times, le autorità sanitarie hanno individuato la causa della contaminazione: si tratterebbe di un tagliere utilizzato da un ambulante nel mercato di Xinfadi. Subito sono scattate le opere di sanificazione e le raccolte di campioni ambientali. Il vice direttore del Dipartimento di Propaganda della capitale Xu Hejian ha rafforzato nella zona colpita dal coronavirus le strategie di prevenzione e controllo con tamponi per circa 20 mila persone che hanno frequentato le bancarelle.



ULTIME NOTIZIE CORONAVIRUS, VENETO ANTICIPA APERTURA DISCOTECHE

Il Veneto ha anticipato la data di riapertura delle discoteche per il 19 giugno, come consentito dall’ultimo Dpcm. Il nuovo provvedimento, annunciato ieri dal governatore Zaia ed entrato in vigore da oggi, determina la riapertura di cinema, teatri, circhi, spettacoli sinfonici e viaggianti a partire dal 15 giugno, con dei limiti legati alle capienze delle strutture. Dal 19 giugno via libera invece alle sagre, i congressi, le fiere, le sale da gioco, bingo ed il Casinò di Venezia potranno riaprire. Il Casinò – ha specificato il governatore – dovrà seguire delle linee guida ben precise, come contemplate nell’ordinanza. Le attività sportive di contatto, tra queste il calcetto, saranno consentito solo a partire dal 25 giugno.



ULTIME NOTIZIE SPERANZA FIRMA ACCORDO EUROPEO PER VACCINO

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha comunicato ufficialmente la stipula di un contratto con Astrazeneca per l’acquisizione di 400 milioni di dosi di vaccino contro il Covid 19 che saranno distribuiti in Europa. Il vaccino è nato dagli studi dell’Università di Oxford, con la partecipazione di una nota società italiana, la Irbm di Pomezia. La prima parte del vaccino arriverà entro il 2020. L’intesa è sorta grazie alla collaborazione con i Ministri della Salute di Germania, Francia e Olanda. Il ministro della Salute ha precisato che l’accordo prevede un breve percorso di sperimentazione che si concluderà verso fine anno con la distribuzione della prima tranche di vaccino. Con la firma del contratto, che vede l’Italia capofila, cadono così i timori riguardanti l’approvvigionamento del vaccino in Europa.